Vajont, per il 60esimo anniversario l'opera di Paolini in 130 teatri. Tra i protagonisti Neri Marcorè, Mario Brunello e Lella Costa

Marco Paolini
LONGARONE - La sera di lunedì 9 ottobre 2023, nel 60/o anniversario della tragedia del Vajont che costò la vita a 2000 persone, diventerà VajontS 23, azione...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

LONGARONE - La sera di lunedì 9 ottobre 2023, nel 60/o anniversario della tragedia del Vajont che costò la vita a 2000 persone, diventerà VajontS 23, azione corale di teatro civile messa in scena in contemporanea in oltre 130 teatri italiani ed esteri. Grandi attori e allievi delle scuole di teatro, teatri stabili e compagnie di teatro di ricerca, musicisti e danzatori, maestranze, personale dei teatri e spettatori arruolati come lettori si riuniranno non solo teatri, ma anche in chiese, scuole, chiese, biblioteche, piazze, e ciascuno realizzerà un proprio allestimento e poi, tutti si fermeranno alle 22.39, l'ora in cui la montagna franò nella diga.

La storia del Vajont riscritta, 25 anni dopo il racconto televisivo, da Marco Paolini con la collaborazione di Marco Martinelli, non è più solo un racconto di memoria e di denuncia sociale, ma diventa una sveglia. «Quando 30 anni fa cominciai a raccontare il Vajont - ricorda Paolini - avevo dentro una grande rabbia per l'oblìo». «Da alcuni anni - spiega - ho cominciato a studiare i report sul clima, a leggere i libri di chi prova a narrare ciò che stiamo vivendo, a misurare le strategie del negazionismo prima e del populismo poi nel cavalcare i luoghi comuni che contrastano il quadro scientifico, giustificando un'inerzia diffusa alla transizione ecologica». Il testo di VajontS 23 sarà per i gruppi un punto di partenza per una propria messa in scena: la sera del 9 ottobre Paolini sarà una delle voci al Teatro Strehler di Milano. A Torino Gabriele Vacis, che del primo Vajont firmò la regia, a Roma ci saranno, tra gli altri, Piero Sermonti, Neri Marcorè, e Isabella Ferrari, a Ravenna Marco Martinelli, a Palermo Teresa Mannino, a Udine Davide Enia, a Genova Luca Bizzarri ed Elisabetta Pozzi, a Venezia e Padova Ottavia Piccolo, Giuliana Musso, Maria Roveran, Roberto Citran, Sandra Toffolati e Diego Ribon. E ancora, Lella Costa, Mario Brunello, Ascanio Celestini, Antonio Catania, Donatella Finocchiaro, Valerio Aprea, Mario Tozzi, Marta Cuscunà, Alessandro Tiberi. VajontS 23 sarà come un canovaccio. Ci sarà chi lo metterà in scena integralmente, chi lo userà come uno spunto e lo legherà alle tante tragedie che si sono succedute dal 1963: in Toscana l'alluvione di Firenze del 1966, in Piemonte si racconterà di quando il Po e il Tanaro esondarono nel 1994, in Veneto delle alluvioni del 1966 e del 2010, in Campania della frana di Sarno del 1998, in Friuli degli incendi del Carso nel 2022, in Alto Adige della valanga della Marmolada del 3 luglio del 2022 e in Romagna dell'alluvione di maggio. 

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino