Squadra di Longarone, i "veci" in campo 55 anni dopo l'apocalisse

Gli ex gialloblu insieme al sindaco Padrin
LONGARONE - Il calcio d'inizio 55 anni dopo la tragedia. Prima del fischio d'avvio del derby di Terza categoria tra Longarone e Cortina, al centro del campo si sono...

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LONGARONE - Il calcio d'inizio 55 anni dopo la tragedia. Prima del fischio d'avvio del derby di Terza categoria tra Longarone e Cortina, al centro del campo si sono ritrovate due generazioni di giocatori molto lontane per l'età tra loro, ma oggi vicine. Di quel Longarone 1962-63 c'erano Giancarlo Fedon (difensore), Franco De Biasio (mediano), l'allenatore Giorgio Galli ed il suo vice Umberto Sacchet. Dalla Marca Trevigiana sono arrivati Raimondo Mondo Giuriato che militava nel San Biagio di Callalta, Franco Fattori che militava nel Roncade assieme all'ex ds Sergio Tonon. E' intervenuto anche l'arbitro di quella partita giocata 55 anni fa Sergio Costeniero, col suo fischietto e il sindaco Roberto Padrin. Un minuto di raccoglimento attorno il cerchio di centro campo per ricordare le vittime di quella frana ed una parte di quei calciatori scomparsi durante quella tragedia. Applausi sugli spalti.


LA PROTESTA «Vajont, noi sopravvissuti dimenticati dal Comune»

Un ricordo reso possibile grazie all'appello di Mondo Giuriato che dalle colonne del Gazzettino ricordava quell'undici del Longarone di oltre mezzo secolo fa: «Giocavano rapidi e di prima». L'appello arrivato dopo aver rivisto in televisione Marco Paolini che ricordava quel Longarone dove alcuni giocatori, purtroppo poi scomparsi, avrebbero dovuto sostenere provini a Bologna e Vicenza.
 

La giornata è iniziata con la messa e la visita al cimitero di Fortogna. Franco Fattori ex portiere e oggi artigiano di successo ha regalato una diga alta mezzo metro fatta di un particolare cemento e acciaio assieme a Mario Gobbetto e lasciata al cimitero.


Altre dighe in miniatura sono state regalate agli ex calciatori bellunesi e al primo cittadino. Padrin, che quest'estate aveva ricevuto gli ex calciatori in Municipio per organizzare la giornata, ha commentato: «E' stato emozionante conoscere queste persone piene di entusiasmo. Questo momento ci permette di tenere viva la memoria, alcuni di quei giocatori scomparsi dovevano effettuare dei provini in squadre di professionisti. Il calcio d'inizio è stato come un passaggio di consegne alle nuove generazioni che indossano la casacca gialloblù». Per l'organizzazione di questa giornata è stato fondamentale il lavoro fatto da Luca Giuriato a (titolare della Locanda Cannaregio di Rovare' di San Biagio di Callalta).
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Il Gazzettino