«Crollò la diga del Vajont», la gaffe di Debora Serracchiani fa infuriare i social. Poi le scuse

Il tweet che ha creato il caso
VAJONT - Un brutto scivolone, soprattutto per chi ha guidato per cinque anni la Regione. E per giunta nel giorno sbagliato, cioè quello dell’anniversario di una...

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VAJONT - Un brutto scivolone, soprattutto per chi ha guidato per cinque anni la Regione. E per giunta nel giorno sbagliato, cioè quello dell’anniversario di una tragedia immane. Poi le scuse, che però non hanno calmato la furia della rete e l’ondata di condivisioni. Debora Serracchiani, ex presidente del Friuli Venezia Giulia e parlamentare del Partito democratico, scivola sul disastro del Vajont proprio nel giorno del 59mo anniversario, che cadeva domenica. La gaffe ha trovato posto su Twitter, il social network più utilizzato dai politici e praticamente sempre gestito da collaboratori dei politici stessi. Il dato però resta, così come le immagini a supporto. Per ricordare il Vajont, infatti, Debora Serracchiani ha scritto così: «Non dimentichiamo le vittime e la catastrofe di 59 anni fa, con il crollo della diga del Vajont».

Ma com’è noto, la diga quella sera non crollò affatto. Fu l’onda, in seguita alla maxi frana, a devastare vite e paesi. Poco dopo la marcia indietro: «Chiedo scusa. Sono stata su quei luoghi e la verità verso i fatti avvenuti impone di ricordare che la diga non crollò. Gravi furono le responsabilità umane. Giusto ricordare le tante vittime». Scuse però che la rete ha giudicato ormai tardive. Insomma, lo scivolone era ormai avvenuto. 

 

 

 

 

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Il Gazzettino