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VENEZIA Basta un disguido o un malinteso e chi dovrebbe esser vaccinato teme di perdere il posto. Da più parti arrivano segnalazioni di persone attorno agli 80 anni che hanno ricevuto in ritardo la lettera dell'Ulss per la campagna vaccinale contro il virus. Un fatto che ha creato un po' di preoccupazione nella comunità, ma che è stato prontamente chiarito dall'azienda ospedaliera locale. A spiegare la questione e quanto sta accadendo in questi giorni è Leonardo, di Murano: «I miei genitori, lui classe 35 e lei 39, mi hanno riferito che il 1. marzo hanno ricevuto la lettera di presentazione per il vaccino a circa due ore dall'appuntamento, rendendo impossibile il recarsi lì». I due, che controllano più volte la cassetta delle lettere, alle 11 dello stesso giorno non avevano ricevuto nulla, salvo poi, attorno alle 13, accorgersi che era arrivata la possibilità di recarsi al punto vaccinale. Un fatto casuale, in cui sono incorsi dopo esser usciti per una passeggiata: «Essendo l'appuntamento previsto per le 14, non avrebbero fatto in tempo a presentarsi nel luogo previsto. Quindi hanno chiamato il numero telefonico presente nella lettera per sapere se ci fosse la possibilità di spostare il vaccino». Alla chiamata, i due hanno ricevuto risposta affermativa, e che sarebbero stati richiamati nei prossimi giorni, non appena si fosse reso possibile effettuare l'iniezione.
L'uomo, dal posto di lavoro riferisce di aver registrato casi analoghi di persone sull'ottantina: «Altri mi hanno detto che hanno ricevuto la lettera il giorno stesso, o il giorno prima, così è difficile organizzarsi».
Sulla percentuale di adesione, l'Ulss snocciola i dati: «È oggi intorno all'85 per cento, dimostra che la convocazione è giunta agli assistiti; la quasi totalità l'ha ricevuta e considerata, se l'85 per cento si è presentato e molti altri hanno preso contatto con il Servizio perché impossibilitati, per essere vaccinati in altro giorno o per essere raggiunti a domicilio, là dove sussistano le condizioni di impossibilità a spostarsi». Infine, l'apertura totale alla città: «Agli anziani convocati che non possono aderire per motivi fondati, l'Ulss 3 chiede la cortesia di avvisare, per regolarsi con la gestione delle dosi di vaccino; resta, per chi non può aderire nel giorno stabilito, il diritto alla vaccinazione: il nuovo appuntamento verrà fissato in accordo con il Servizio, in uno dei giorni in cui opera il più vicino punto vaccinale. L'Azienda sanitaria si fa carico anche degli anziani che non aderiscono e che non contattano il Servizio: in questi casi effettua una ricerca e verifica le motivazioni della mancata partecipazione, per poi rifissare un nuovo appuntamento secondo le modalità più appropriate».
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