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Forse non sarà il primo in assoluto, ma il suo nome è comunque in cima alla lista del personale sanitario che il 27 dicembre riceve il vaccino anti-Covid. Lui è il dottor Fabio Toffoletto, primario di anestesia e rianimazione dell'Ulss4 che al Covid-Hospital di Jesolo ha preso in carico i pazienti di terapia intensiva.
Nei mesi scorsi ha lanciato diversi appelli per sensibilizzare la popolazione a evitare assembramenti e a rispettare le regole. Ora, in attesa delle 50 dosi Pfizer destinate all'ospedale di Jesolo, è in prima linea anche per ribadire l'importanza del vaccino.
Il piano vaccini è avviato, sarà lei il primo il vaccinato dell'Ulss4?
«È stato fissato il V-Day per domani - 27 dicembre -, le Ulss, compresa la nostra, si sono organizzate con il trasporto e la conservazione delle dosi. Se non sarò io il primo magari vorrà dire che sarò il terzo. Ma la sostanza non cambia e non ho alcun problema a fare il vaccino: non sono assolutamente preoccupato, considero i vaccini una pratica normale, faccio sempre anche l'anti-influenzale».
È un pensiero condiviso anche tra i suoi colleghi?
«Tutto il personale sanitario del nostro ospedale, che è stato invitato ad aderire alla campagna di vaccinazione, ha dato il proprio consenso.
Lei ha inviato i negazionisti a fare un tour nei reparti di Rianimazione, cosa si sente dire oggi a quelle stesse persone?
«Nulla, non vale la pena perdere altro tempo con chi continua a non credere al virus o mette in discussione i vaccini. Ritengo di avere priorità più importanti rispetto al pensiero di queste persone».
E alla cittadinanza?
«Di fidarsi e di non avere paura. La vaccinazione inizia dal personale sanitario e tutti hanno dato la loro disponibilità: mi sembra un dato abbastanza eloquente».
Il vaccino è davvero l'arma in più per vincere la battaglia contro il virus?
«Si, è sempre accaduto in passato. Pensiamo per esempio al vaiolo o alla poliomielite, due malattie debellate grazie ai vaccini».
Quanto tempo ci vorrà per vaccinare tutta la popolazione?
«Sicuramente dei mesi, ma non spetta a noi dirlo, nel nostro caso ci occupiamo di altro, ovvero di risolvere i problemi che riguardano l'attualità, che per il momento non mancano di certo. Posso però ribadire che il vaccino è l'arma utile per vincere la lotta a questo virus».
A proposito di attualità: com'è la situazione negli ultimi giorni?
«Continua ad essere molto intensa, per non dire complicata. I reparti sono pieni, sia quelli di malattie infettive che di rianimazione. Per questo è fondamentale continuare a stare attenti e a rispettare le regole».
Piano vaccinale
Il Gazzettino