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TREVISO I vaccini contro l'influenza stagionale si fanno attendere. La richiesta è aumentata a dismisura. Dopotutto gli appelli sono stati forti: escludendo l'influenza, a fronte di sintomi come febbre, tosse e mal di gola ci si può concentrare sul sospetto di infezione da coronavirus. Il rovescio della medaglia è che i medici di famiglia hanno già esaurito le scorte. L'Usl della Marca ha distribuito 160mila delle quasi 210mila dosi acquistate quest'anno (il 50% in più rispetto a dodici mesi fa). Praticamente tre quarti. Ma non sono bastate per vaccinare contro l'influenza tutte le persone rientranti nelle categorie considerate a rischio. Adesso si dovrà attendere almeno un'altra settimana, se non di più, per la consegna della seconda tranche. «Ad oggi diciamo ai pazienti di richiamare tra una quindicina di giorni -spiega Brunello Gorini, medico di famiglia a Salgareda e Ponte di Piave, segretario della Fimmg di Treviso, la federazione dei dottore di base- per il momento una parte delle categorie a rischio è rimasta fuori. Avevamo suggerito di partire con più anticipo. Non è stato così. L'aspetto positivo è che il meteo ci sta aiutando rispetto alla media dell'autunno».
TEMPO PREZIOSO
L'influenza stagionale non è ancora stata individuata nella Marca. Questo permette di avere un po' più di tempo a disposizione, oggi più che mai prezioso. Quel che è certo è che bisogna fare in fretta. «I vaccini si stanno esaurendo -avverte Bruno Di Daniel, medico di famiglia a Maserada e Breda, segretario dello Snami di Treviso, sindacato autonomo dei medici- abbiamo organizzato un'altra giornata di vaccinazioni per il 31 ottobre.
LE PROSSIME SCADENZE
L'azienda sanitaria trevigiana sta facendo tutto il possibile. «Ai medici di famiglia sono stati consegnanti i quantitativi richiesti, incrementati rispetto all'anno scorso -fa il punto Francesco Benazzi, direttore generale dell'Usl della Marca- a breve ci arriveranno nuovi quantitativi di vaccini contro l'influenza. Così si potrà procedere all'immediata distribuzione e alla conseguente calendarizzazione di nuove sedute vaccinali». Da qui alla fine del mese i medici di famiglia continueranno a vaccinare gli over 65 e le persone con patologie a rischio con meno di 60 anni. I dottori convocheranno progressivamente gli assistiti nei propri studi o in strutture esterne, rigorosamente su appuntamento: i Comuni, le parrocchie e le associazioni hanno messo a disposizione 65 sedi. Sempre entro la fine di ottobre verranno vaccinati anche tutti gli ospiti delle case di riposo e dei centri residenziali per disabili. Qui procederanno le stesse strutture. Così come procederanno autonomamente i reparti e i servizi dell'Usl e le strutture sanitarie convenzionate per quanto riguarda il proprio personale. A novembre toccherà alle persone tra i 60 e i 64 anni. «Saranno convocate in 8 sedi distribuite nel territorio provinciale nei giorni di sabato 7, 14 e 21 novembre» specificano dall'azienda sanitaria. Le strutture saranno queste: Sant'Artemio a Treviso; Palapace a Cornuda; Casa Riese a Riese; Palacicogna a Ponzano; palazzetto De Vidi a San Biagio; ex Foro Boario a Oderzo; ex biblioteca a Susegana; palestra Pontavai a Vittorio Veneto. Queste porte saranno aperte anche per le persone impegnate nelle associazioni di volontariato: «Senza appuntamento, ma con l'esibizione di documentazione che certifichi l'appartenenza a un'associazione di volontariato». I bambini tra i 6 mesi e i 6 anni o con più di 6 anni affetti da gravi patologie, infine, saranno convocati dai loro stessi pediatri. Le persone impegnate in attività come scuole e amministrazioni pubbliche, così come le forze dell'ordine, faranno invece riferimento alle sedi vaccinali del servizio Igiene e sanità pubblica dell'Usl.
Mauro Favaro
Il Gazzettino