Al via le vaccinazioni anti Covid in Fvg, entro il mese in arrivo 10mila dosi

Luciano Clarizia, presidente dell'Ordine regionale delle professioni infermieristiche
PALMANOVA - Poco dopo le 9 di questa mattina, domenica 27 dicembre, è cominciata nella sede della Protezione civile del Friuli Venezia Giulia la somministrazione delle...

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PALMANOVA - Poco dopo le 9 di questa mattina, domenica 27 dicembre, è cominciata nella sede della Protezione civile del Friuli Venezia Giulia la somministrazione delle prime 265 dosi del vaccino Pfizer-Biontech. L'operazione è cominciata alla presenza del presidente


Massimiliano Fedriga e del vice presidente e assessore alla
Salute Riccardo Riccardi. La prima a essere vaccinata è stata la monfalconese Ariella Breda, il medico dell'Azienda sanitaria giuliano isontina che per prima ha
individuato il virus in regione effettuando il tampone su un
paziente con sintomi sospetti.

Tra gli altri vaccinati ci sono Fabio Barbone, responsabile dell'équipe tecnico-scientifica regionale che si occupa dell'emergenza, medici di base e operatori sociosanitari
di case di riposo. Ci sono poi il presidente dell'Ordine regionale delle professioni infermieristiche, il pordenonese Luciano Clarizia, e il responsabile del reparto di Terapia intensiva dell'ospedale Santa Maria degli Angeli, Tommaso Pellis. Oltre agli stessi Fedriga e Riccardi. L'operazione durerà fino al tardo pomeriggio: le dosi saranno inoculate da
un piccolo gruppo di sanitari e ciascuna persona cui verrà
somministrata la dose dovrà restare in osservazione per circa un
quarto d'ora. La seconda dose sarà iniettata tra 21 giorni ma
negli ospedali dei territori di provenienza.

Entro l'anno dovrebbero arrivare in Fvg 10 mila dosi, prima
provvista delle 50.094 attese in regione con le quali si
potranno immunizzare 25.047 persone. "Conclusa la somministrazione della
prima dose di vaccino - ha detto Fedriga - bisogna fare il piano per ottenere
le dosi di richiamo in tempi regolari
, operazione che non è
indifferente. Per il richiamo dobbiamo avere tutte le garanzie
che le dosi arrivino puntualmente e in tempi dovuti, perché
altrimenti vuol dire rendere inutile questa prima dose di
vaccinazione".

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Il Gazzettino