«Vaccino più dannoso del Covid». Medico di Zero Branco Pietro Gasparoni radiato dall'Ordine

«Vaccino più dannoso del Covid». Medico di Zero Branco Pietro Gasparoni radiato dall'Ordine
TREVISO - Pietro Gasparoni è stato radiato dall’Ordine dei medici di Treviso. Dopo la commissione del 27 settembre, ieri è arrivata la decisione che...

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TREVISO - Pietro Gasparoni è stato radiato dall’Ordine dei medici di Treviso. Dopo la commissione del 27 settembre, ieri è arrivata la decisione che chiude l’iter del procedimento disciplinare, almeno per quanto riguarda l’Ordine di Treviso. Il dottore di Zero Branco, 74 anni, endocrinologo già in servizio nell’ospedale di Castelfranco, è stato radiato (provvedimento al momento sospeso in attesa dell’eventuale ricorso) per le sue posizioni a dir poco critiche sui vaccini anti-Covid. La misura non è ancora esecutiva. Gasparoni potrà continuare a lavorare nel proprio ambulatorio presentando ricorso alla Commissione centrale del ministero della Salute per gli esercenti le professioni sanitarie (Cceps). Il provvedimento è di fatto identico a quelli già emessi dall’Ordine nei confronti di altri due medici. Tra l’altro sempre per questioni riguardanti i vaccini


LA STORIA
Nell’aprile del 2017 era stato radiato Roberto Gava, 66 anni, anche lui già in servizio nell’ospedale di Castelfranco, per le posizioni sui vaccini pediatrici. E nel novembre del 2021 era stata la volta di Riccardo Szumski (il provvedimento resta sospeso per effetto del ricorso), 71 anni, a lungo medico di famiglia ed ex sindaco di Santa Lucia di Piave, per le considerazioni sui vaccini anti-Covid. Per quanto riguarda Gava, però, a febbraio la Corte di Cassazione ha annullato la radiazione per un vizio di forma nella commissione ministeriale: avrebbe dovuto essere composta di 5 elementi e non di 4. Una decisione, questa ultima, che ha imposto di riesaminare il caso. E’ stato lo stesso Gasparoni, in agosto, a diffondere i motivi che hanno portato l’Ordine di Treviso ad aprire il procedimento disciplinare a suo carico. «Per aver attuato un’informazione sanitaria non trasparente, rigorosa e prudente, fondata sulle conoscenze scientifiche acquisite e disponibili – si legge nella comunicazione sulle violazioni del Codice di deontologia medica – ma divulgando invece notizie che hanno potuto alimentare aspettative e timori infondati, creando un allarme ingiustificato sulla pericolosità dei vaccini, idoneo a determinare un pregiudizio dell’interesse generale». «E per aver denigrato pubblicamente la professionalità e le competenze dei colleghi e l’immagine del proprio Ordine professionale – si aggiunge – aggravato dall’utilizzo non autorizzato del logo di un noto centro sanitario privato». In quest’ultimo caso il riferimento all’appello a non vaccinarsi scritto dal dottore su carta intestata del Centro di Medicina, che ha portato la società a interrompere la collaborazione. 


LA CRITICA


Gasparoni è sempre stato critico nei confronti della gestione dell’emergenza Covid. Nel 2020 aveva preso parte a una manifestazione nella piazza di Zero Branco contro le limitazioni legate al coronavirus. Di seguito ha fatto sentire la sua voce soprattutto via social. «Oggi è certo che il vaccino ha fatto più danni della malattia – si legge in uno degli ultimi post – l’agente con la sua spina tossica è nato come arma di guerra biologica. Volutamente fatto scappare da Whuan. Laboratorio finanziato prevalentemente dagli Stati Uniti». E attraverso lo stesso canale ha più volte attaccato frontalmente anche il sindaco di Zero Branco, il direttore generale dell’Usl della Marca, il presidente dell’Ordine dei medici di Treviso e il presidente della Regione.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino