Il sindaco Hofer si vaccina e lo annuncia sui social: scatta la rissa verbale

Il sindaco Marianna Hofer con i medici
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VALLE DI CADORE - Ieri mattina Marianna Hofer, sindaco di Valle di Cadore, ha fatto il vaccino anti covid ed ha pubblicato la notizia sul suo profilo social. Apriti cielo, nel giro di poco il dibattito si è scatenato con interventi di persone, molte a lei sconosciute, che hanno pensato bene di criticare o meno la scelta. Eppure il messaggio è molto chiaro, spiega la Hofer: «A novembre del 2020 ho contratto il covid. I primi giorni sono stata parecchio male ed ero molto preoccupata di aver contagiato qualcuno. A distanza di meno di un anno, benché la copertura per chi ha avuto la malattia possa arrivare a 12 mesi, ho avuto la mia dose di vaccino. Sono contenta di averlo fatto, ho piena fiducia nella scienza». 


Ecco il commento che più di altri ha scatenato reazioni: «Otto mesi fa forse sarebbe stata un’azione condivisibile. Oggi purtroppo non è cosi, dopo dieci mesi di vaccinazioni, dati alla mano, si può tranquillamente affermare che non funzionano ne per se stessi, ne per gli altri, inoltre possono causare danni molti gravi. Viceversa recenti studi hanno rilevato che la protezione anticorpale di chi ha contratto il covid sarebbe a vita, di conseguenza meglio neanche veicolare questi messaggi». La Hofer ribatte che è una scelta di responsabilità, ma invita anche i contrari ad essere coerenti ovvero evitando di prendere medicine perché tutti i farmaci hanno controindicazioni. Pronta la replica di un altro utente: «Vero, peccato che gli altri farmaci non siano obbligatori».
«Rispetto le opinioni di tutti ma bisogna essere seri» chiosa il sindaco a chi invita a curarsi con prodotti naturali la Hofer consiglia ironicamente la grappa in caso di mal di denti e la camomilla per il mal di testa. «Per tutto il resto sta nelle responsabilità personali di ognuno - dice - ma con la certezza che ogni farmaco ha delle controindicazioni e dunque avanti pure con il dibattito ma senza dimenticare l’impegno dei sanitari che da oltre un anno e mezzo restano in prima linea in questa ed altre battaglie per la salute del cittadino».
E Marianna Hofer che ha vissuto in prima persona la malattia della madre oggi dice: «Con i miei cari non ci siamo posti nessuna domanda su cosa facevano a mamma, l’importante era che stesse meglio». 

Con questo spirito e la massima fiducia nella scienza il sindaco si è vaccinato, una sola dose vista la copertura che il contagio garantisce, e ringrazia «il dottor Cinquetti e tutto il personale del dipartimento Prevenzione e Salute dell’ulss 1 Dolomiti, sono persone straordinarie, professionisti assoluti, instancabili lavoratori».
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Il Gazzettino