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TREVISO - Tocca ai medici di famiglia. Tra oggi e domani verranno vaccinati contro il coronavirus al Ca' Foncello. Le prime stime dicono che l'adesione tra i 515 dottori di base con ambulatorio nel trevigiano si attesta poco sopra l'80%. Più bassa rispetto al personale degli ospedali, dove si è superato il 94%. Sono quasi cento i camici bianchi del territorio che devono ancora rispondere alla chiamata: uno su cinque non ha prenotato il proprio vaccino. In attesa della prova dei fatti, l'Usl della Marca auspica che possa esserci un picco di adesioni anche nelle ultime ore. «Al momento ci si attesta tra l'80 e l'85% conferma Francesco Benazzi, direttore generale dell'azienda sanitaria speriamo che la quota possa ulteriormente salire».
Medici rifiuitano il vaccino
Ma sono gli stessi medici di famiglia a rivelare che più di qualche collega non se la sente di farsi subito vaccinare contro il Covid. «Paradossalmente c'è la massima adesione tra i medici di famiglia più giovani rivelano mentre tra i più anziani, di conseguenza quelli più a rischio in caso di contagio, emergono dei dubbi sul metodo con il quale è stato sviluppato il vaccino». Intanto si parte. Oggi al Ca' Foncello verranno vaccinate 600 persone.
Fino ad ora l'organizzazione messa in piedi dall'Usl ha permesso di vaccinare complessivamente 7.708 persone, tra ospedali e case di riposo. Un numero da record. Anche tra i pediatri di libera scelta l'adesione al momento si aggira attorno al'80%. Su questo, la posizione di Gianfranco Battaglini, segretario della Fimp, la federazione dei medici pediatri di Treviso, è più che mai netta. «I medici che rifiutano il vaccino senza un valido motivo dovrebbero essere allontanati. Si può pensare a diverse formule, come a una sospensione o altro, ma in questo momento non dovrebbero continuare a operare sottolinea il vaccino è l'unica vera soluzione, visto anche l'incedere dei contagi». Battaglini si vaccinerà domani pomeriggio. E tra oggi e domani si vaccineranno anche i due segretari dei sindacati trevigiani dei medici di famiglia: Brunello Gorini, storica guida della Fimmg, e Bruno Di Daniel, a capo dello Snami. «Non vaccinarsi è di fatto incompatibile con il lavoro che facciamo mette in chiaro Gorini da parte nostra, poi, restiamo disponibili a effettuare le vaccinazioni sulla popolazione». Sulla stessa linea Di Daniel. «Il vaccino è stato approvato dalle tre maggiori agenzie. Non ci sono dubbi spiega per quanto riguarda la prosecuzione della campagna vaccinale anti-Covid, il piano della Regione prevede la collaborazione dei medici di famiglia».
Vaccino Coronavirus
La seconda fase coinciderà con l'apertura della campagna vaccinale a tutta la popolazione: si partirà a febbraio con gli over 80. L'idea è di allestire dei Vaccination Point all'interno di grandi strutture come il Palaverde, Palacicogna, Palamazzalovo, Zoppas Arena. E poi potrebbero rimanere dei punti vaccinali gestiti dai medici di famiglia. «Ad oggi la difficoltà sta nella distribuzione del vaccino Pfizer, che va conservato a 75 gradi sottozero conclude Benazzi sotto questo aspetto non è come l'antinfluenzale. Si valuterà l'organizzazione più idonea per il coinvolgimento dei medici di famiglia».
Il Gazzettino