La truffa dei vaccini ai parenti: false prenotazioni del personale scolastico per far immunizzare amici e familiari

La truffa dei vaccini ai parenti: false prenotazioni del personale scolastico per far immunizzare amici e familiari
PADOVA - Lo stesso codice fiscale utilizzato per effettuare una doppia prenotazione. Quella regolare e poi un'altra illegittima per un familiare o per un amico, in barba alla...

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PADOVA - Lo stesso codice fiscale utilizzato per effettuare una doppia prenotazione. Quella regolare e poi un'altra illegittima per un familiare o per un amico, in barba alla lista delle priorità e a tutti coloro che attendono pazientemente il proprio turno. I casi sarebbero decine e per questo motivo l'Ulss Euganea di Padova ha immediatamente bloccato il sistema informatico per le vaccinazioni del personale scolastico. Ieri è stata una lunga giornata di verifiche per capire quanti siano effettivamente i furbetti e come risolvere un problema che sta provocando disagi e indignazione. Il Dipartimento di Prevenzione ha infatti scoperto che nella piattaforma Zerocoda - alla quale si può accedere dal sito dell'Ulss - esistono decine di doppie prenotazioni legate in realtà ad un unico codice fiscale. I casi potrebbero essere addirittura una cinquantina. «Stiamo facendo accurate verifiche - spiega la direttrice del Dipartimento, la dottoressa Ivana Simoncello - Mai avrei immaginato potesse accadere un fatto simile. Stiamo annullando tutte le prenotazioni doppie, stiamo facendo totale pulizia». 

 

IL CASO OPPOSTO Vaccini agli insegnanti, c'è chi si tira indietro: «Aspettiamo, non è obbligatorio»

 

LA RICOSTRUZIONE

La campagna vaccinale rivolta a insegnanti, bidelli e amministrativi delle scuole pubbliche dovrebbe partire domani mattina. Negli ultimi giorni oltre duemila dipendenti si sono prenotati per il vaccino. Per farlo è necessario inserire il proprio codice fiscale in modo che l'Ulss possa verificare, tramite gli elenchi forniti dal Ministero dell'Istruzione, che la persona abbia effettivamente diritto a ricevere il siero. Un operatore del Dipartimento però pochi giorni fa si è imbattuto casualmente in una doppia prenotazione: «Perché queste due persone hanno lo stesso Codice fiscale?». Da qui sono scattate le verifiche che hanno fatto emergere decine di casi simili. A questo punto l'Ulss ha bloccato la possibilità di effettuare prenotazioni per dedicarsi all'attività di pulizia: a tutti coloro che hanno effettuato una doppia prenotazione è stato comunicato che uno dei due appuntamenti è stato annullato. Questa mattina il nuovo dg Paolo Fortuna si presenterà ufficialmente in conferenza stampa e in questa occasione è attesa una ricostruzione dettagliata dei fatti. 

 

LA RISPOSTA DELL'AZIENDA SANITARIA Il direttore dell'Ulss: «Una decina di casi per ora, stiamo facendo tutte le verifiche»

 

IL PROVVEDITORE

«Io non ho elementi per confermare che ci siano davvero dei furbetti, ma se è così ben venga un'azione di svelamento e di accertamento da parte dell'Ulss - commenta il direttore dell'Ufficio scolastico di Padova, Roberto Natale - Se avremo nomi e cognomi potremo anche noi fare delle verifiche ed eventualmente perseguirli. Non so se si configuri un illecito disciplinare, ma comunque mi restano delle perplessità. Come è possibile che un sistema informatico venga aggirato in questo modo? Non dovrebbe evitare in ogni caso che avvenga una doppia prenotazione, se un codice fiscale è già stato usato una prima volta?». 


GLI ALTRI NODI

Altre prenotazioni irregolari erano state scoperte due settimane fa in occasione delle vaccinazioni al personale medico delle cliniche private. I direttori sanitari avrebbero dovuto comunicare una lista precisa dei propri dipendenti da vaccinare ma nelle stesse liste sono comparsi anche nomi di altri medici che non c'entravano nulla. Erano comunque camici bianchi che avevano diritto al vaccino, certo, ma in un'altra data. 
Nei giorni scorsi sono poi emersi altri due nodi legati alla campagna vaccinale scolastica. Il primo l'ha comunicato proprio l'Ulss: «Il Miur non aveva trasmesso i nominativi del personale di età superiore ai 55 anni e anche di altro personale, perciò per non creare difformità di trattamento tra gli operatori si sono momentaneamente bloccate le prenotazioni».


L'altro caso è stato sollevato da Gabriele Donola, preside dell'istituto superiore Valle di Padova, che ha presentato un ricorso gerarchico indirizzato all'ormai ex dg dell'Ulss Scibetta imputando di «aver aperto un sistema di prenotazione del vaccino on line senza mettere prima al corrente in contemporanea tutto il personale della scuola» e di «non aver dato la possibilità di individuare i docenti fragili o con particolari patologie». Per questo motivo ha chiesto di annullare l'attuale sistema di prenotazione. A Padova la campagna del personale scolastico è una vera corsa a ostacoli.

 

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Il Gazzettino