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PORDENONE - Non c’è stato quasi nemmeno il tempo di iniziare, che la campagna di vaccinazione nel mondo della scuola si è già fermata. Una grana inaspettata, sorprendente, che fa a pugni con la gravità dell’emergenza che proprio nell’universo dell’istruzione manifesta alcuni dei suoi effetti più subdoli. In provincia di Pordenone, infatti, le scuole hanno interrotto bruscamente la raccolta delle adesioni al vaccino di insegnanti e dipendenti. Tutto sospeso. Non solo, saranno distrutte (sia in formato cartaceo che virtuale) anche le adesioni già inviate ai dirigenti scolastici. Il motivo? È questione di lana caprina e riguarda il trattamento dei dati personali. Resta però il dato secco: la campagna di vaccinazione nelle scuole si ferma. Ripartirà, ma per ora è bloccata ancora prima dell’iniezione numero uno. Domani inizierà quella relativa alle Università di Udine e Trieste, ma niente da fare per materne, elementari, medie e superiori. Ecco perché.
IL CASO
Gli insegnanti, secondo la procedura, devono inviare il proprio consenso (nome e cognome) al proprio dirigente, che successivamente trasmette il tutto all’Azienda sanitaria.
Il Gazzettino