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VENEZIA - La macchina c’è, quello che manca è la benzina e viaggiare a pieni giri poco sopra l’indicatore della riserva è un esercizio che porta poco lontano. Fuor di metafora è quanto sta succedendo nell’Ulss 3 con la campagna vaccinale. Le strutture sono pronte, il personale reclutato, ma le dosi arrivate all’Angelo tra venerdì (5.200 Moderna) e ieri (13.500 AstraZeneca) tramite corriere Sda di Poste Italiane, sono solo dei piccoli rifornimenti che si esauriscono nel giro di poco. Come lo saranno le scatole di Pfizer, Moderna e AstraZeneca attese dopo Pasqua. Per questo le prenotazioni sono chiuse e - salvo qualche posto libero per rinunce altrui - non c’è spazio fino a venerdì.
«Fino ad oggi abbiamo mantenuto tutti gli appuntamenti - spiega il dottor Luca Sbrogiò, direttore dei Dipartimento di prevenzione dell’Ulss 3 - ma nonostante gli arrivi possano sembrare numeri di per sé elevati, c’è pochissima capacità produttiva». A maggior ragione se si pensa che mercoledì verrà inaugurato il super-hub del PalaExpo a Marghera, capace da solo di produrre 3mila iniezioni in un ciclo di lavoro. «A fine settimana prossima - continua Sbrogiò - saremo in grado di fare 5mila vaccini al giorno e dal 12 aprile, potremo vaccinare 6mila persone dalla mattina alla sera, ma quando ti arrivano 15mila vaccini a settimana, si capisce che sono dosi che non bastano.
Il Gazzettino