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VENEZIA - «Non smetteremo mai di dirlo: vaccinatevi!». Mentre torna a salire l'allerta Covid, con il numero dei nuovi contagiati di giornata che da qualche giorno è di nuovo in doppia cifra, e mentre gli attualmente positivi in provincia hanno oltrepassato la soglia simbolica del mezzo migliaio, l'Ulss 3 Serenissima continua a invitare la popolazione a sottoporsi alla profilassi, definita come il modo migliore per sconfiggere la pandemia.
NUOVO APPELLO
L'appello per chi ancora deve fare la prima dose è, in particolare, di approfittare dei nuovi slot a disposizione, riaperti dopo settimane di stop in cui è stato possibile solo garantire le prenotazioni e i richiami già in programma. Dei 25.352 appuntamenti previsti per il mese che andrà dal 5 agosto all'8 settembre, ce ne sono ancora 11.668 di prenotabili in tutti i centri vaccinali, in città e in provincia, attraverso la piattaforma informatica a cui si accede dal portale web della stessa azienda sanitaria veneziana. Per la prenotazione servono il codice fiscale e le ultime sei lettere della tessera sanitaria. Come si vede nella tabella a fianco, i primi posti saranno disponibili dal 13 agosto al drive through di Oriago; poi Dolo e Mirano il 16 e 17; a Chioggia dal 18; per arrivare a Mestre, al PalaExpo, il 24 e a Venezia, a Santa Chiara, dal 26.
«I centri vaccinali vi aspettano, hanno detto il direttore generale Edgardo Contato e il direttore del Sisp-Servizio di Igiene e Sanità pubblica Vittorio Selle, facendo il punto della situazione non più tardi dell'altro ieri quando hanno rinnovato l'invito a vaccinarsi soprattutto ai giovani, tra i 12 e i 39 anni, e a quella fetta di persone, tra i 60 e gli 80 anni, quasi una su cinque, ancora refrattaria ad aderire: «L'età media dei nuovi contagiati è di 30 anni hanno affermato Essere giovani non significa essere immuni.
IL TRACCIAMENTO
Per i nuovi contagiati, il protocollo di tracciamento si è fatto ancora più stringente perché adesso l'azienda sanitaria effettua il controllo su tutti i contatti degli ultimi 14 giorni, anche se vengono classificati a basso rischio. Si calcola che per ogni caso positivo ci sia in media una ventina di persone che vengono messe in quarantena, misura inevitabile per impedire il diffondersi dell'infezione che, tornando a crescere, sta destando nuova preoccupazione. Da registrare, nel frattempo, che il bollettino di Azienda zero ha rilevato che il numero complessivo di persone contagiate da inizio pandemia, in provincia, ha superato quota 70 mila. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino