Vaccini e caos iscrizioni a scuola. Le Regioni vanno in ordine sparso

Vaccini e caos iscrizioni a scuola. Le Regioni vanno in ordine sparso
Ogni Regione si sta inventando un metodo proprio per cercare di venirne fuori. In Liguria le aziende sanitarie spediranno 55mila lettere alle famiglie, in Trentino con il...

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Ogni Regione si sta inventando un metodo proprio per cercare di venirne fuori. In Liguria le aziende sanitarie spediranno 55mila lettere alle famiglie, in Trentino con il tesserino sanitario sarà possibile scaricare la certificazione, in Toscana le scuole invieranno l'elenco degli alunni alle Asl che poi faranno le verifiche. E poi c'è l'Umbria dove i distretti sanitari spediranno le documentazioni a domicilio e l'Alto Adige che per ora si accontenterà di una liberatoria.


Ognuno fa come può in quello che sembra un percorso di sopravvivenza per passare indenni l'intersezione tra iscrizione scolastica e obbligo vaccinale. In Veneto il manuale preciso con le istruzioni sarà disponibile la prossima settimana. È certo che la Regione Veneto sta predisponendo il ricorso alla Corte Costituzionale contro la legge che prevede l'obbligo di dieci vaccini per gli alunni delle scuole dell'infanzia e dell'obbligo. Quindi il ricorso presentato contro il decreto legge, ora che c'è stata la conversione in legge, verrà replicato. Nel frattempo anche il Veneto dovrà sottostare alla legge dello Stato e per farlo la Regione sta approfondendo le norme attuative che dovranno essere tradotte in una circolare - pronta già nelle prossime ore - che verrà inviata a tutte le aziende sanitarie.
Ricordiamo, infatti, che le famiglie con figli all'asilo entro il 10 settembre dovranno consegnare alle scuole la documentazione che attesta che il piccolo è stato sottoposto ai vaccini diventati obbligatori in base alla recente normativa. In totale sono dieci, due in meno rispetto al progetto iniziale. In alternativa potrà bastare, per ora, un'autocertificazione e i dati rilasciati dai genitori verranno in un secondo momento incrociati con quelli delle Ulss. Le famiglie che non presenteranno la documentazione non potranno far frequentare l'asilo ai propri piccoli. Per le scuole dell'obbligo, invece, la scadenza per presentare i documenti che attestano l'avvenuta vaccinazione è il 31 ottobre.

Già lunedì l'assessore all'Istruzione della Regione Veneto Elena Donazzan e il collega alla Sanità Luca Coletto si confronteranno su quali indicazioni dare alle Aziende sanitarie che poi dovranno intrecciare i propri dati con quelli  delle iscrizioni scolastiche.

«La Regione Veneto ha l'anagrafe sanitaria informatizzata delle vaccinazioni tra l'altro molto aggiornata - spiega l'assessore Elena Donazzan - stiamo valutando come intervenire. Nella riunione di giunta di martedì forniremo tutte le linee operative a riguardo. Abbiamo già un ricorso con il garante della privacy relativa all'accesso alla banca dati di iscrizioni scolastiche e uffici del lavoro, quindi mi chiedo come sarà possibile diffondere i dati sensibili contenuti nella nostra anagrafe delle vaccinazioni».


E mentre enti territoriali e scuole si stanno impegnando per districare la matassa ci sono già genitori che annunciano l'obiezione di coscienza. Non presenteranno la certificazione anche a costo di rinunciare all'iscrizione alla scuola dell'infanzia per i propri figli. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino