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UDINE Si infoltiscono i ranghi dei vaccinatori. Dopo la discesa in campo (molto attesa e molto travagliata) dei medici di base, a domicilio e ora anche in ambulatorio, è l’ora dei farmacisti della provincia di Udine. 75 sono già “addestrati” e cento stanno terminando i corsi di formazione, secondo i numeri dati dal presidente di Federfarma Luca Degrassi. Il debutto, spiega, sarà «nei centri vaccinali» e solo dopo nelle farmacie. Intanto, i farmacisti sono alle prese con la corsa all’anticipo delle prenotazioni, una possibilità data dall’ente per cercare di accelerare la campagna. «Abbiamo ricevuto tantissime richieste. Una cinquantina in due giorni», dice Antonella Colutta. Ma non mancano i problemi. Soprattutto quello legato ai tempi degli annunci delle aperture delle agende, così ravvicinati che, secondo Degrassi, rischiano di disorientare i cittadini.
FARMACISTI
I farmacisti hanno apprezzato infatti la novità di ieri, con una comunicazione “per tempo” delle aperture delle agende per i distretti di Gemona e della Carnia e confidano che quella sarà la strada in futuro. «Riceviamo tante richieste di anticipare le prenotazioni. Io lo intendo in senso favorevole, anche se non nascondo che molti colleghi hanno lamentato l’aggravio di lavoro - dice Degrassi -. Ma se questo va di pari passo con la velocizzazione della campagna vaccinale, personalmente, lo trovo più che giustificato. Resta però il problema di questa forte sequenza di annunci. La difficoltà è che a noi spetta il compito di facilitare le persone e non sempre è agevole capire le notizie, che arrivano spesso in modo molto tardivo». Ieri, però, un cambio di passo c’è stato. «Abbiamo condiviso questo pomeriggio l’informazione sulla prossima apertura delle agende per Gemona e la Carnia ed è stata per noi una splendida notizia. Ci permette di fare le domande e darci le risposte prima di partire. Il sistema funziona molto meglio quando c’è un’anticipazione: la programmazione si basa anche sul tempo che c’è per preparare bene il lavoro. Se si avvisa invece il venerdì mattina che il venerdì pomeriggio si apre con le prenotazioni per le agende del sabato e della domenica e poi dopo la Regione si lamenta che non c’è adesione... Ho capito, ma non è che li abbiamo aiutati ad aderire. Io faccio anche autocritica. Non voglio scaricare la colpa su nessuno. Ma dico solo che se ci organizziamo meglio aiutiamo la gente a capire meglio. Altrimenti, le persone sono disorientate». Insomma, conclude, «questo modello funziona con una corretta programmazione. Non può essere un “pronti via”».
VACCINATORI
Dopo Gemona e la Carnia, nei prossimi giorni l’AsuFc partirà anche negli altri distretti, dove anche i medici di base saranno coinvolti. E presto anche i farmacisti della provincia di Udine si caleranno nel ruolo di vaccinatori. «Parteciperemo alla campagna cominciando dai centri vaccinali, poi inizieremo a vedere sul territorio come fare - dice Degrassi -. Sugli spazi ancora non mi esprimo: c’è tutta una regolamentazione che dobbiamo finire di mettere a punto». «Spero che saremo pronti già nei prossimi giorni, ma vorremmo prima fare almeno un accordo quadro regionale per cominciare. A San Vito abbiamo fatto un test per vedere come funziona il sistema. Ma siamo tutti pronti a partire. Prima dai centri vaccinali perché è quella la nostra scuola. Solo dopo nelle farmacie. C’è voglia di fare, ma vogliamo imparare dai più bravi»
I MEDICI
Intanto, anche in provincia di Udine sono cominciate le vaccinazioni negli studi dei medici di famiglia.
Il Gazzettino