Le vaccinazioni ai ragazzi vanno a rilento, l'appello dei pediatri

Vaccinazioni ai ragazzi a rilento
 PORDENONE  - Vanno a rilento le prenotazioni partite questa settimana per le vaccinazioni dei ragazzi nella fascia di età dai 12 ai 15 anni. Nella prima giornata...

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 PORDENONE  - Vanno a rilento le prenotazioni partite questa settimana per le vaccinazioni dei ragazzi nella fascia di età dai 12 ai 15 anni. Nella prima giornata di prenotazione (nella compilazione della documentazione serve il consenso di entrambe i genitori del minore che deve essere accompagnato poi per l’iniezione da almeno uno dei genitori e non da altre persone anche se partenti) sono stati “iscritti” circa 1.100 ragazzi. Il giorno successivo il numero di chiamate al Cup e le prenotazioni nelle farmacie si sono fermate a circa 500. Numeri decisamente bassi se considera l’intera platea dei ragazzini.


 

LE RICHIESTE
Per quanto riguarda invece le prenotazioni complessive per tutte le fasce d’età avvenute nel corso della giornata di giovedì scorso queste ammontano complessivamente a 2.398 con la seguente suddivisione: 1.614 per la fascia 16-79 anni, 39 per gli over 80, 74 per i soggetti vulnerabili con patologie, 30 under 60 con patologie croniche, 11 caregiver, 96 operatori sanitari e non sanitari, 10 unità di personale scolastico e 18 operatori dei servizi pubblici essenziali.
 

APPELLO DEI PEDIATRI
Sembra dunque di essere entrati in una fase della campagna vaccinale contrassegnata da una certa sfiducia rispetto alla vaccinazione dei più giovani. Fermo restando che resta ancora basso il tasso dei vaccinati tra i 60 e i 70 anni. Ma ora a sembrare più scettici rispetto all’immunizzazione sono i genitori dei ragazzini minori. Mentre nelle scorse settimane si era registrata la corsa al vaccino da parte degli adolescenti over-16 ma soprattutto over-18 ora sulla fascia dei più piccoli la partenza è stata molto al rallentatore. «C’è una certa resistenza e un po’ di scetticismo - conferma Sergio Masotti, responsabile del sindacato Fimp regionale dei pediatri di libera scelta - da parte dei genitori rispetto ai ragazzi che hanno dai 12 ai 15 anni. Probabilmente in parte dovuto anche alle notizie di questi giorni sui possibili effetti collaterali di Astra Zeneca. Ma è bene che si sappia che i ragazzini saranno vaccinati con Pfizer. È molto importnate - è la raccomandazione dei pediatri - immunizzare i ragzzini. Sia per ridurre al massimo la circolazione del virus e delle varianti sia in funzione della ripresa scolastica a settembre». Rispetto alla logistica c’è qualche ritardo: i pediatri auspicano di essere convocati dalla Regione per mettere a punto il loro coinvolgimento nella campagna dei più giovani. Visto che sarà usato Pfizer (le file devono rispettare la catena del freddo) non è escluso che i pediatri abbiano delle postazione negli hub vaccinali dei territori anziché utilizzare i loro ambulatori. 
 

IL PRESIDENTE 


Intanto ieri il governatore Massimiliano Fedriga è intervenuto sull’immigrazione irregolare legata all’emergenza. «Il contrasto all’immigrazione irregolare assume una rilevanza ancor maggiore nel contesto emergenziale che stiamo attraversando: non è infatti ammissibile che, proprio in conseguenza dell’arrivo di migranti, si sviluppino, come accaduto in Friuli Venezia Giulia, nuovi focolai di contagio che possano mettere a repentaglio i risultati raggiunti con tanta fatica sul fronte della lotta alla pandemia. Essenziale dunque è che il Viminale garantisca risposte immediate».

 

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Il Gazzettino