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PADOVA - «Siamo come una Ferrari con poco carburante. L’organizzazione c’è ed è pronta a scattare, ma non ci sono abbastanza vaccini. Per ora andiamo avanti con le prestazioni di una 500». Domenico Scibetta, direttore generale dell’Ulss, usa un esempio che calza a pennello visto che il principale centro vaccinale sarà proprio un padiglione che di solito ospita il Salone dell’auto. Medici e infermieri hanno già fatto il giro di ricognizione per scaldare i motori e ora il semaforo sta per diventare verde. Lunedì partirà la campagna vaccinale di massa che coinvolgerà inizialmente seimila anziani nati nel 1941. Nel giro di tre giorni i sei centri saranno a regime per consentire alla macchina di effettuare complessivamente mille vaccini al giorno.
LE SEDI
I lavori sono stati ultimati in tutte le sedi, riscaldate e dotate di ampi parcheggi. La Fiera di Padova lavorerà a pieno ritmo dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 18. Saranno attivi poi l’ex ospedale di Monselice (lunedì e mercoledì), il chiostro degli Zoccoli di Este (martedì e giovedì) e i palasport di Piove di Sacco (mercoledì), Cittadella (lunedì e mercoledì) e Loreggia (martedì e giovedì).
La Fiera conta su 10 linee (punti-vaccino), le altre sedi su 5.
L’ADESIONE
Il vaccino utilizzato sarà quello Pfizer e le dosi sono già assicurate. In una delle ultime riunioni interne l’Ulss ha stimato che potrebbe presentarsi l’80% degli ottantenni chiamati. Un calcolo (al rialzo) basato sull’adesione alla campagna antinfluenzale. Le incognite però non mancano, a partire dal trasporto nelle sedi vaccinali: non tutti gli ottantenni hanno un accompagnatore e sono pochi i Comuni che hanno predisposti appositi servizi di trasporto. Ogni anziano potrà essere accompagnato da una sola persona (alla quale non spetterà il vaccino). L’Ulss ricorda che «non necessario portare il libretto delle vaccinazioni, ma documentazione medica recente e i farmaci assunti». È stato predisposto anche un massiccio piano-sicurezza: ogni sera i vaccini verranno portati via in un luogo blindato e ci sarà comunque un servizio di vigilanza privata a sorvegliare sulle sei sedi.
LE CATEGORIE
Dal 22 febbraio scatterà la campagna per la classe 1940, dall’8 marzo toccherà ai nati nel 1939 e la settimana successiva alla corte del 1938. Dal 22 febbraio è prevista la vaccinazione per i malati oncologici (nei reparti di Oncologia). Per i lavoratori essenziali (come insegnanti e forze dell’ordine) la data di partenza dovrebbe essere sempre quella del 22 febbraio. Per i soggetti ad alto rischio (come i trapiantati) si parte il 15 marzo.
Non ci sono ancora date certe sulla vaccinazione per i cittadini sotto gli 80 anni. Si partirà dalla classe 1942 e poi si proseguirà scendendo di età, ma il calendario dipenderà dalle scorte del vaccino in arrivo. L’Ulss intende coinvolgere per questa fase anche medici di famiglia e guardie mediche: che sia una Ferrari o che sia una 500, per far funzionare al meglio la macchina c’è bisogno di tutti.
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Il Gazzettino