Vacanze sulla neve, niente allarmismi: sulle piste all'aperto si è più al sicuro che altrove

Vacanze sulla neve, niente allarmismi: sulle piste all'aperto si è più al sicuro che altrove
Gentile Direttore, le scrivo a seguito dell’attenta lettura dell'articolo redatto da un vostro giornalista a seguito, ci pare di comprendere, di un'intervista o di...

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Gentile Direttore, le scrivo a seguito dell’attenta lettura dell'articolo redatto da un vostro giornalista a seguito, ci pare di comprendere, di un'intervista o di una dichiarazione della Dott.ssa Antonella Viola che titola «Dimentichiamo le vacanze sulla neve, troppi rischi sugli impianti».

Come presidente del Distretto dello Sportsystem, che rappresenta circa 12.000 addetti ed oltre 2,8 miliardi di euro di fatturato, mi permetto, nel rispetto della professione e della competenza della Dott.ssa Viola, di ritenere le dichiarazioni riportate dalla sua testata allarmistiche e forse anche fuori luogo. Dobbiamo innanzitutto fare un distinguo tra l’attività sportiva esercitata in esterno e nelle aree sciistiche, dai luoghi di possibile aggregazione, come possono essere i punti di ristorazione.

E' indubbio che una maggiore attenzione e un sensato allarmismo può aiutare a ridurre i casi anche se ora siamo in un momento ben diverso dai casi avvenuti in Svizzera ed in Austria nell'inverno scorso. In quei momenti eravamo tutti impreparati ed assolutamente non consapevoli dei terribili rischi che la pandemia COVID-19 portava con sé e a distanza di quasi 9 mesi da quei momenti ognuno di noi conosce i rischi ed i pericoli del mancato rispetto delle regole. Uscendo da un lungo periodo di lockdown, molte persone e intere famiglie hanno scelto la montagna per vivere all'aria aperta, riscoprendo il piacere di stare in mezzo alla natura e l'importanza del rispetto per la stessa e siamo fermamente convinti che il periodo invernale offrirà ancora una volta un momento per stare all'aria aperta e godere di quanto l'inverno ci regala, ovvero la neve. 

Sono centinaia le imprese che lavorano per preparare tale periodo e per fare sì che l’esperienza sulla neve possa essere unica; ognuna di loro si adopera costantemente finché la tecnologia e le attrezzature possano trasformare i sogni e la voglia di libertà in realtà; non lasciamo che questo venga disatteso a causa di alcune dichiarazioni che non definiscono una corretta dimensione del problema e della sua corretta gestione. L'uso di maschere, occhiali, guanti, detergenti, il distanziamento ed i nuovi protocolli che stanno pianificando i vari gestori degli impianti, consapevoli che il mancato rispetto potrebbe portare ad una loro chiusura, sono già una garanzia di sicurezza.

Ne abbiamo avuto la prova in estate, sia in montagna che nelle nostre spiagge, quando il numero di contagi sono diminuiti in modo drastico, grazie alla serietà degli addetti ai lavori e dei turisti. Cerchiamo tutti di essere realisti, si tratta di uno sport individuale e nello sci è mantenuto il distanziamento obbligato di almeno un metro, anche in coda, grazie agli sci. E non dimentichiamo che lo sci è uno sport praticato all'aria aperta, pochi minuti in fila distanziati per poi essere da soli sulle piste!! francamente ci si può sentire molto più al sicuro così bardati sulle piste, che in qualsiasi altro posto. Non si discute sul fatto che siamo sensibili ai consigli da parte della scienza e delle Istituzioni, infatti sono stati da tutti noi rispettati fin da subito chiudendo per settimane le nostre fabbriche, bloccando i nostri stabilimenti e mettendo in difficoltà i nostri collaboratori, che stanno cercando ora di riprendere una “nuova normalità”.

Ed infine non dimentichiamoci che ci aspettano i Mondiali di Sci che rappresentano una vetrina importantissima per il nostro paese. Per tutti questi motivi non accettiamo gentile direttore, né dal suo giornale, né da esperti in materia scientifica, articoli allarmistici che possono solo minare la già debole stabilità di un intero territorio, delle nostre famiglie e del nostro futuro. Nonostante ciò ribadiamo nuovamente, che saremo sempre i primi ad ascoltare i buoni consigli, al fine di uscire tutti insieme da questo terribile momento e trasformarlo in un triste ricordo.

Con stima

Patrizio Bof

Presidente Associazione dello Sportsystem

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino