Vacanzapromo.it, vacanza scontata, ma è una truffa: caparre pagate e viaggi fantasma. Segnalazioni da centinaia di turisti

Foto di adamkontor da Pixabay
MESTRE - Centinaia di raggirati in tutta Italia, al punto di aver anche dato vita a un gruppo social. E più di qualcuno ha già presentato le prima denunce per aver...

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MESTRE - Centinaia di raggirati in tutta Italia, al punto di aver anche dato vita a un gruppo social. E più di qualcuno ha già presentato le prima denunce per aver perso soldi e vacanza a causa di un'agenzia di viaggi online che prometteva mete da sogno, incassava gli anticipi e poi, stando alle testimonianze, spariva lasciando gli aspiranti vacanzieri a secco.


La vicenda è raccontata da Mara Bovo, una mestrina che, convinta di partire per il viaggio sognato da anni, si è invece trovata coinvolta, suo malgrado, nel medesimo raggiro che vede beffate tantissime altre persone. La sua, quindi è la storia simbolo, sostanzialmente simile nelle modalità a quelle che stanno animando il gruppo WhatsApp. «Lo scorso 10 agosto, insieme ad una amica decidiamo di prenotare una vacanza dopo aver trascorso un periodo difficile - racconta Mara Bovo - così dopo varie ricerche troviamo un'offerta vantaggiosa proposta dall'agenzia Vacanzapromo.it che decidiamo di cogliere al volo. Versiamo la caparra di 884 euro con bonifico bancario, metodo di pagamento che scegliamo credendo di poter essere maggiormente tutelate». Si tratta di un viaggio a Sharm El Sheikh, programmato per l'ultima settimana di settembre, venduto con uno sconto non troppo esagerato da far pensare ad un raggiro.


I SOSPETTI
«Qualche giorno dopo continua insospettite dalla mancanza di informazioni da parte dell'agenzia, iniziamo a cercare notizie on line scoprendo che lo stesso sito era stato protagonista di moltissimi viaggi cancellati senza preavviso». Mara Bovo e la sua amica decidono di far valere il loro diritto di recesso per annullare la prenotazione e ottenere il rimborso. «Purtroppo però non solo, non abbiamo ricevuto nessuna risposta alle mail inviate per rescindere di diritto il contratto, né alle telefonate, ma ci è arrivata la richiesta di effettuare il saldo finale versando i rimanenti 627 euro per finalizzare l'acquisto». Nel frattempo, le due signore si sono rivolte prima al proprio istituto di credito per bloccare il versamento della caparra, ma invano dal momento che il conto sul quale è stato fatto il versamento risulta pienamente funzionante, poi hanno raccontato l'accaduto alle Forze dell'ordine. «La Polizia Postale, già al corrente della situazione denunciata da centinaia di altri clienti in Italia, ha raccolto il nostro racconto, però ci ha consigliato di non procedere subito alla denuncia, ma di attendere la data prevista per la partenza, per non incappare in una paradossale contro querela da parte dei titolari dell'agenzia».


IL DANNO E LA BEFFA


Oltre il danno la beffa insomma. Nel frattempo, Mara Bovo ha aperto un gruppo WhatsApp per raccogliere le denunce dei tantissimi viaggiatori vittime del raggiro: «Nell'arco di poche ore il gruppo ha riunito oltre cinquanta persone, tutte raccontano storie simili, di viaggi pagati ed annullati all'ultimo, senza possibilità di rimborso, solo una mail ricevuta il giorno prima della partenza per comunicare che, a causa di un disservizio, la vacanza è saltata. Ad alcuni è stato proposto di riprogrammare la vacanza, ad altri la conversione dell'importo in un buono da spendere sempre in agenzia, ma moltissimi non hanno ricevuto nessuna ulteriore informazione». Intanto si sono moltiplicate le segnalazioni on-line attraverso i siti specializzati in recensioni, che quotidianamente raccolgono le denunce dei viaggiatori truffati, e i gruppi WhatsApp che riuniscono le vittime in previsione di una richiesta di risarcimento collettiva. «Ormai siamo in centinaia, il nostro timore è che l'agenzia, travolta dalle richieste di rimborsi, possa dichiarare fallimento: in tal caso avremmo perso sia la serenità che il denaro».

 

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Il Gazzettino