Travolto dall'acqua bollente: 28enne ustionato in cartiera

Infortunio sul lavorio alla cartiera Reno de Medici di Santa Giustina
SANTA GIUSTINA - Stava sostituendo una guarnizione in un impianto di essicazione della carta quando all'improvviso è stato travolto da un getto d'acqua bollente....

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SANTA GIUSTINA - Stava sostituendo una guarnizione in un impianto di essicazione della carta quando all'improvviso è stato travolto da un getto d'acqua bollente. Per l'operaio addetto alla manutenzione D.R., le sue iniziali, 28enne di Santa Giustina, la prognosi è di trenta giorni. Ha riportato ustioni di secondo grado nel trenta per cento del corpo.

L'EPISODIO
L'incidente è avvenuto ieri mattina, giovedì 4 giugno, alla cartiera Reno de Medici di Santa Giustina. L'allarme è scattato immediatamente. Sono stati i colleghi che si trovavano con lui a dare l'allarme e il ragazzo è stato portato in ambulanza all'ospedale di Feltre. I medici che lo hanno preso in cura si sono resi conto però che il quadro clinico, con una superficie corporea così ampia coinvolta dal getto bollente, richiedeva un trasferimento in una struttura specializzata per questa ragione è stato disposto il ricovero nel reparto grandi ustionati dell'ospedale di Padova. Nelle prossime ore sarà effettuata una nuova valutazione del quadro clinico. Mentre a Spisal e carabinieri spetta il compito di ricostruire la dinamica dell'incidente e valutare se ci siano eventuali responsabilità nell'accaduto. 
IL SECONDO INFORTUNIO
Quello che ha coinvolto il 28enne di Santa Giustina è il secondo infortunio nel giro di 24 ore nel Feltrino. Mercoledì a Quero Vas un 58enne, dipendente di Veneto Strade, era stato colpito al volto da un pezzo che si è staccato dal macchinario che stava utilizzando per falciare l'erba, con una prognosi iniziale di 25 giorni e la frattura delle ossa nasali. Un episodio che ha scatenato la dura reazione dei sindacati. «Proprio mentre torna alla ribalta il tema della necessità delle grandi infrastrutture - sottolinea la Filt Cgil in una nota - sulle nostre strade ordinarie i lavoratori continuano a infortunarsi. Saranno le autorità ad accertare le cause e la dinamica dell'infortunio. A noi oggi invece spetta denunciare, ancora una volta, come le condizioni di lavoro non consentano più ai lavoratori di svolgere la propria attività quotidiana in sicurezza, come il blocco delle assunzioni abbia ormai ridotto il personale ai minimi termini: i km di strade rimangono sempre gli stessi ma i lavoratori continuano a calare. Da anni chiediamo all'azienda e alla proprietà, alla Regione Veneto, un piano straordinario di assunzioni: ad oggi in Provincia abbiamo avuto solo 6 assunzioni negli ultimi dieci anni, insufficienti anche solo a coprire il turn over normale di un anno di lavoro».
L'EMERGENZA COVID

«Prima dell'emergenza Covid avevamo sottoscritto un protocollo con il riconoscimento dell' assunzione di 14 persone (tra strada e uffici) nel bellunese nel 2020. Seppur ancora insufficiente rappresentava comunque un segnale di attenzione per la viabilità bellunese. Oggi tutto è sospeso e gli operatori su strada, in attesa del riconoscimento del loro status di gravosi per il pensionamento, continuano ad infortunarsi». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino