ALANO - Seduto in casa, ustionato dopo la fiammata, immobilizzato dallo choc: è stato salvato dall’amico. Sergio Arrighi, 71enne di Belluno, non ci ha pensato due...
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L’INCIDENTE
I due anziani erano andati a Fener a far visita a degli amici. Poi Arrighi ha accompagnato Giorgio Fabbiane alla casa di via Dante, nei pressi del civico 37. È l’abitazione natale di Fabbiane, originario di Fener. È disabitata, ma periodicamente l’’82enne ci andava per cambiare l’aria o passare qualche ora. Così anche ieri: appena arrivato ha acceso la stufa a cherosene aiutandosi con l’alcol. Inevitabile il ritorno di fiamma: il fuoco ha travolto Fabbiane nella parte alta del corpo. Lesioni gravi persino sulla schiena, che facevano temere eventuali lesioni agli organi respiratori. È riuscito a chiamare con il telefonino l’amico che era in un’altra zona di Alano. Arrighi si è precipitato, è entrato e ha salvato l’amico. Nel frattempo ha chiesto aiuto al 115.
I SOCCORSI
Erano circa le 17 di ieri quando è arrivata la richiesta di aiuto ai vigili de fuoco. In via Dante si sono precipitati oltre agli uomini del distaccamento di Feltre, i volontari del Basso Feltrino. Intervenuta anche un’ambulanza dell’ospedale di Feltre che ha portato l’anziano al Santa Maria del Prato. Ma le condizioni erano troppo gravi e è stato subito elitrasportato al centro Grandi Ustionati di Padova. La prognosi iniziale è di 30 giorni, ma solo le prossime ore, vista l’età della persona potranno dare la certezza che il pericolo è scampato. Sul luogo dell’incendio sono arrivati anche i carabinieri di Mel che hanno accertato che sie era trattato di un incidente, escludendo ipotesi di reato.
IL BILANCIO
Le condizioni dell’82enne, pensionato e vedovo, sono gravi. L’uomo ha ustioni di terzo grado nella zona in diverse zone del corpo: collo, dorso e braccia e i medici temono le lesioni interne. Danni anche per l’abitazione natìa a cui era tanto affezionato: l’interno è completamente annerito e i locali sono inagibili. All’arrivo dei pompieri le fiamme erano già spente. Hanno subito estratto la stufa e l’hanno sistemata all’esterno, bonificando l’interno e mettendo in sicurezza il locale. È il secondo caso di ustioni da ritorno di fiamma per l’alcol in poche settimane: il 6 ottobre scorso accadde a Sospirolo dove furono addirittura 3 i feriti. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino