Si candida per fare il bidello a scuola, ma mente sul curriculum. Nei guai un giovane di 27 anni

Aveva dichiarato di aver fatto tra il 2014 e il 2015 il collaboratore scolastico a Nocera

Si candida per fare il bidello a scuola, ma mente sul curriculum. Nei guai un giovane di 27 anni
PINZANO - Voleva fare il bidello e per raggiungere l'obiettivo ha raccontato una bugia. Metterla per iscritto, però, gli è costato una doppia imputazione per...

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PINZANO - Voleva fare il bidello e per raggiungere l'obiettivo ha raccontato una bugia. Metterla per iscritto, però, gli è costato una doppia imputazione per falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico e per aver indotto un pubblico ufficiale a commettere falsità ideologica in atti pubblici. Donato Coppola, 27 anni, napoletano che abita a Pinzano al Tagliamento, ieri ha patteggiato nell'udienza preliminare del gup Milena Granata. La pena concordata tra il pm Carmelo Barbaro e l'avvocato Laura Presot, che difendeva il giovane con il collega Domenico Sabbatino, è stata di dodici mesi con il beneficio della sospensione condizionale e della diminuente per il rito. Al 26enne sono state riconosciute le attenuanti generiche e, nelle motivazioni contestuali, è stato riconosciuto che all'epoca dei fatti era poco più che ventenne e che ha sempre mantenuto un atteggiamento collaborativo con la giustizia. Dopo essere incappato nella denuncia per le ipotesi di falso, situazione che ha comportato il licenziamento, la sua vita è cambiata radicalmente. Si è già reinserito nel mondo del lavoro e si è sempre comportato correttamente.


LA BUGIA


Le false dichiarazioni risalgono al 2017. Il giovane aveva detto al dirigente dell'Istituto scolastico comprensivo Montalcini di Fontanafredda che aveva prestato servizio in qualità di collaboratore scolastico in una scuola di Nocera Inferiore da settembre 2014 ad agosto 2015, quando aveva diciotto anni. L'atto era destinato ad essere allegato alla domanda di inserimento nelle graduatorie provinciali di Circolo ed Istituto del personale Ata per il triennio 2017-2020. Le conseguenze hanno avuto riflessi su altri due istituti: il comprensivo di Chions e quelle delle Valli del Meduna, visto che grazie al punteggio era stato inserito in graduatoria. A Chions, ad esempio, era al 70° posto, perché quell'anno a Nocera Inferiore, registrato dal dirigente scolastico di Fontanafredda, aveva avuto effetti sul punteggio finale, che era salito a 13,8, superiore a quello che avrebbe dovuto essergli attribuito, che era di 9,3. Aveva dunque beneficiato di un maggior punteggio di 4,5. Che non gli spettavano è emerso grazie a successivi accertamenti da parte della dell'amministrazione scolastica. Da qui la contestazione, da parte della Procura, di aver indotto in errore i dirigenti scolastici. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino