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UDINE - Il giudice convalida l’arresto per resistenza a pubblico ufficiale e lui, un cittadino rumeno, dà in escandescenza e minaccia di morte tutti i presenti nell'aula del tribunale. Inveisce contro i poliziotti e cerca di procurarsi delle lesioni. Comportamenti cessati solo in seguito all’intervento tempestivo di altri colleghi della polizia, chiamati per porre fine alla sua reazione violenta. Alla fine dell'udienza l'uomo è stato tradotto al carcere di via Spalato.
Sull'autobus senza biglietto
Nella mattinata del giorno prima, venerdì 22 marzo, l’uomo aveva già manifestato un atteggiamento aggressivo, tale da condurlo direttamente nelle aule della giustizia. Era stato sorpreso su un autobus sprovvisto di biglietto. L’aveva quasi fatta franca evitando di essere scoperto quando un controllore gli ha chiesto di esibire il titolo di viaggio proprio in prossimità dell’arrivo al capolinea. Fino a qui nessun comportamento strano che potesse destare sospetto. Senza fare tanta filosofia attorno o negare l'evidenza il cittadino rumeno ha risposto di non averlo. A quel punto il controllore giovane, un friulano di 31 anni, lo ha informato che per tale mancanza sarebbe stato sanzionato con una multa. Alla richiesta di fornire le generalità, non c'ha più visto e anziché fornire i suoi dati si è avventato contro il bigliettaio colpendolo con pugni e calci.
La convalida
Il giorno seguente, dopo avere trascorso una notte nella camere di sicurezza della Questura, l’uomo è stato portato davanti al Giudice, che ha convalidato l’arresto e disposto la misura cautelare in carcere. Il controllore a seguito dell’aggressione ha subito lesioni con prognosi di 10 giorni.
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Il Gazzettino