Test antidroga sui gondolieri: «Tutto trasparente, ecco le nostre analisi»

I gondolieri mostrano i loro test
VENEZIA - Uno per uno si sono recati nella sede della cooperativa "Santa Maria del Giglio" e, sotto l'occhio attento dei sanitari, si sono sottoposti a un test anti alcol....

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VENEZIA - Uno per uno si sono recati nella sede della cooperativa "Santa Maria del Giglio" e, sotto l'occhio attento dei sanitari, si sono sottoposti a un test anti alcol. Anticipando di fatto quello che Comune ed Ente gondola vogliono rendere obbligatorio, dopo le polemiche seguite all'incidente che la scorsa estate è costato la vita al professore tedesco Joachim Vogel, morto su una gondola schiacciata da un vaporetto a Rialto.




Per la prima volta, ieri mattina, un intero stazio, quello di Santa Maria del Giglio, si è sottoposto volontariamente al test: i gondolieri hanno accettato l'invito dei loro bancali a rappresentare eccellenza e limpidezza. Lo spiega Maurizio Galli: «Per pretendere considerazione e trasparenza all'esterno, dobbiamo prima essere puliti noi. Tutti i gondolieri del Giglio si sono trovati d'accordo ed abbiamo contattato uno studio medico specializzato in questo tipo di esami tossicologici».

Il primo a sottoporsi all'analisi è stato il presidente della cooperativa, Franco Dei Rossi «Strigheta», che in poche sillabe ha poi commentato: «Bene così, era giusto farlo». I risultati sono stati immediati e sembra non abbiano riscontrato nulla di anomalo. Spiega la procedura lo stesso medico che ha eseguito gli accertamenti: «Basta inserire nell'urina una speciale cartina di controllo; subito dopo sono in grado di leggere i parametri in merito all'assunzione o meno di marijuana, hashish, metadone, eroina, cocaina e anfetamine. Se il controllo è negativo viene archiviato, altrimenti una provetta viene ritirata ed un'altra consegnata all'interessato per una sua eventuale controverifica di parte». «Ben vengano i test - ha dichiarato il presidente dei bancali, Aldo Reato - noi gondolieri portiamo a bordo persone, non patate. Spero che ben presto siano possibili anche le analisi dei livelli alcolici. Quello dei test è un argomento che l'intera assemblea dei bancali ha accettato, con piena consapevolezza del ruolo e dell'immagine che rappresentiamo. Mi congratulo con Il Giglio per questa iniziativa privata, in attesa di una specifica norma».


Nulla può essere per ora imposto: i gondolieri sono ditte private e le leggi regionali in merito al trasporto pubblico non di linea non prevedono i test. «Presto annunceremo gli accordi intrapresi con la Regione e con l'Ulss 12 in merito alle analisi e alle modifiche della legislazione regionale vigente - ha affermato Ugo Bergamo, assessore alla Mobilità - Fa piacere che, anche in attuale assenza di norme specifiche, i gondolieri si attivino responsabilmente per il controllo all'interno della categoria e la tutela della loro immagine esterna, potendo poi pretendere il rispetto di tutto il mondo e rappresentare al meglio la città». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino