Classifica QS. Sostenibilità, l'Università di Padova è la migliore in Italia

Secondo l'agenzia internazionale QS l'Ateneo patavino è al primo posto in Italia per l'impatto ambientale e sociale

PADOVA - Il Bo raggiunge le vette più alte del mondo sul fronte sostenibilità. L'agenzia internazionale QS, ieri, ha presentato i risultati della prima edizione...

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PADOVA - Il Bo raggiunge le vette più alte del mondo sul fronte sostenibilità. L'agenzia internazionale QS, ieri, ha presentato i risultati della prima edizione del ranking QS Sustainability delle università mondiali: istituzioni che, tramite la ricerca, l'insegnamento e le connessioni con il territorio, hanno la possibilità di trainare e accelerare il cambiamento necessario in termini di ambiente, società e governance, per uno sviluppo sostenibile. La classificazione è stata condotta da QS, in collaborazione con Elsevier, Yale University e l'Academic Freedom Index, selezionando ulteriormente le università già analizzate dal ranking QS Wur in base all'evidenza pubblica e riconosciuta di una politica di sostenibilità condotta dall'ateneo e di una cultura diffusa e di alto livello di compartecipazione agli obiettivi di Sviluppo sostenibile dell'ONU, deducibile dalla bibliometria di eccellenza. Solo 700 Atenei a livello mondiale e solo 31 nazionali sono stati selezionati e analizzati in base a due indicatori di impatto sociale ed ambientale. L'Università degli Studi di Padova si posiziona al 61° posto al mondo, e prima in Italia. «Nell'anno in cui compie otto secoli di storia, l'ateneo patavino dimostra sempre di più di essere al passo coi tempi, guardando al futuro - commenta il presidente del Veneto, Luca Zaia -. La sostenibilità è una delle grandi sfide contemporanee e questo primato conferma che se per molti la ricerca in questo settore è un valore aggiunto, per il Bo è un'eccellenza consolidata».

La sfida

«Un ottimo risultato che ci rende orgogliosi - commenta la rettrice Daniela Mapelli . Perseguire obiettivi di sostenibilità sociale, ambientale ed economica è obiettivo fondamentale per consolidare il nostro ateneo quale università responsabile, equa e solidale. Ci attendono anni di grandi cambiamenti e di sfide importanti, come la realizzazione dei progetti del Pnrr: l'ottimo posizionamento raggiunto ci fa capire che stiamo percorrendo la strada giusta e ci sprona a continuare il nostro impegno sul tema della sostenibilità».
«Questo risultato - afferma Francesca Da Porto, prorettrice alla sostenibilità - è un riconoscimento dell'attenzione che l'ateneo pone ai diritti umani, all'inclusione, alle pari opportunità, alla transizione energetica ed ecologica, alla salvaguardia dell'ambiente e al recupero e valorizzazione del patrimonio artistico della città che ci ospita. Non solo ricerca e didattica di grande qualità, ma anche un ambiente in cui questi valori si mettono in pratica per migliorare il benessere delle persone e garantire un futuro migliore».

I parametri

La delegata ai ranking internazionali, Mara Thiene, spiega: «Sono considerati due focus, separati, l'impatto sociale e l'impatto ambientale. All'interno dell'impatto sociale sono valorizzati, ad esempio, indicatori come: la parità di genere e le politiche di supporto alla disabilità, la salute e il benessere degli esseri viventi e quanto l'ateneo produce per rendere l'educazione più inclusiva ed equa. Per quanto attiene l'impatto ambientale, un primo indicatore valuta come le istituzioni offrano strumenti e metodologie ai propri studenti per essere protagonisti nella sostenibilità, ma non limitatamente alle scienze ambientali. Un altro indicatore valuta le strategie verso un futuro sostenibile dal punto di vista ambientale. Gli aspetti analizzati dal ranking sono vari».

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Il Gazzettino