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TRIESTE - I periti incaricati di analizzare i dieci reperti raccolti nell'ambito delle inchieste su Unabomber ed estrarne l'eventuale Dna o tracce biologiche che possano consentire di individuare l'autore (o gli autori) dei 34 attentati avvenuti nel Nordest tra 1994 e 2006, hanno chiesto oggi, 9 ottobre, più tempo per completare gli esami. Lo hanno fatto nel corso dell'udienza odierna in Tribunale e il gip Luigi Dainotti, ha accolto la richiesta rinviando l'udienza al 18 marzo 2024. Come è stato spiegato, le analisi vengono fatte a Parma e le sedute relative convocate con poco anticipo, elementi questi che spesso rischiano di ostacolare la presenza dei periti stessi.
L'avvocato Maurizio Paniz, legale di Elvo Zornitta, il grande sospettato della vicenda Unabomber, ha sottolineato che il fatto più importante è «l'accertamento della verità» e che i periti hanno «il diritto di avere tutto il materiale dei periti d'ufficio per il loro lavoro.
Il Gazzettino