Ultras dell'Inter espongono striscione, accendono torce e lanciano botti: denunciati

Cividale, Ponte del Diavolo
CIVIDALE - Denunciati dalla Digos due ultras dell'Inter, che, verso le 9 di giovedì, avevano affisso sul "Ponte del diavolo" di Cividale del Friuli uno...

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CIVIDALE - Denunciati dalla Digos due ultras dell'Inter, che, verso le 9 di giovedì, avevano affisso sul "Ponte del diavolo" di Cividale del Friuli uno striscione con la scritta «Tenete duro Cn 69», accompagnando l'azione con l'accensione di torce luminose e il lancio di botti. A segnalare l'episodio erano stati alcuni cittadini, allarmati dalla coltre di fumo che si stava sviluppando sul ponte. Prontamente intervenuto, al suo arrivo il personale del Commissariato di Cividale ha trovato il ponte deserto e, per terra, ancora visibili i segni della combustione e i bengala (ormai spenti), che sono stati sequestrati. Lo striscione invece era stato nel frattempo rimosso. Gli investigatori della Digos, coordinati dal vice Questore aggiunto, Michelangelo Missio, sono risaliti agli autori del gesto grazie alle testimonianze raccolto e all'analisi delle immagini registrate dal sistema di videosorveglianza. 


Si tratta di due tifosi riconducibili a un gruppo ultras dell'Inter attivo nel Nordest: un 31enne, nato a Milano, ma residente in provincia di Udine (con diversi precedenti ) e un 38enne residente a Milano che si trovava in Friuli per motivi di lavoro. Dalla ricostruzione è emerso che i due ultras intendevano portare così un messaggio di solidarietà alla famiglia di un altro tifoso, residente a Cividale, che risulterebbe affetto da Coronavirus. Al termine delle procedure, i due tifosi sono stati deferiti all'autorità giudiziaria per l'art. 650 c.p. (in quanto si sono mossi sul territorio senza giustificato motivo) e per l'art. 703 c.p. (accensioni ed esplosioni pericolose).


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Il Gazzettino