L'Ulss 4 denuncia gli "odiatori" sui social dei medici che combattono il covid

L'Ulss 4 denuncia gli "odiatori" sui social dei medici che combattono il covid
SAN DONA' - Filippi dichiara guerra agli odiatori che scrivono sui social in internet. Mentre il numero dei contagi tocca picchi mai visti prima, superando quota quattromila,...

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SAN DONA' - Filippi dichiara guerra agli odiatori che scrivono sui social in internet. Mentre il numero dei contagi tocca picchi mai visti prima, superando quota quattromila, ed alla casa di riposo di Torre di Mosto un focolaio colpisce ventuno ospiti, il direttore generale dell'Ulss 4, Mauro Filippi per l'appunto, ha deciso di passare al contrattacco contro gli hater, ovvero tutti coloro che si rivolgono in modo offensivo nei confronti del personale della sanità. Mi hanno segnalato persone che utilizzano un linguaggio offensivo nei confronti dei dipendenti; accetto le critiche, naturalmente anche i consigli, ma le offese al personale, quelle proprio no, non le posso tollerare. Per cui ho dato mandato al nostro studio legale affinchè persegua tutti quei soggetti che scrivono offendendo. L'ultimo esempio due giorni fa, una signora di mezza età di Jesolo, che procederemo a denunciare».


ORGOGLIOSO DEL PERSONALE

Da ricordare che il legislatore ha riconosciuto il reato di diffamazione a mezzo social, equiparandolo alla diffazione a mezzo stampa. Farò così continua Filippi nei confronti di tutti coloro che, attraverso i social, offenderanno il personale che tanto sta facendo per la nostra salute, specie in un momento difficile come questo. Quattro giorni fa, commentando un post che ironizzava sull'atteggiamento troppo aggressivo di alcune persone, proprio Filippi commentava: La pandemia ha fatto emergere spesso il lato migliore ed il lato peggiore delle persone. Gli operatori della sanità, i volontari di questo territorio, la stragrande maggioranza di questa comunità ha fatto vedere il lato migliore, la passione, la disponibilità, la competenza e l'umanità. Pochi imbecilli non offuscano tutto questo, anzi, dimostrano la pochezza di cui sono fatti. Noi andiamo avanti ed io sono orgoglioso di tutti voi, operatori di questa azienda».


IL FOCOLAIO

Sul fronte contagi, il virus ha dimostrato che non esistono fortezze inespugnabili: le case di riposo del Veneto Orientale che, in questa fase, sembravano delle isole felici, ora non lo sono più, dopo il focolaio di Torre di Mosto, con 21 anziani risultati positivi (nessuno tra gli operatori). Grazie al vaccino nessuno è grave e molti sono asintomatici, ha precisato il direttore generale. Li abbiamo spostati tutti in un unico piano, così che possa essere evitata la diffusione del contagio tra gli altri 41 ospiti. Sulle cause: pensiamo tutto sia partito da un nuovo ospite, risultato negativo al tampone d'ingresso, salvo poi positivizzarsi. Abbiamo, comunque, attivato il nostro infettivologo per intervenire, se ne venisse ravvisato il caso, con le cure monoclonali; per ora non è necessario. Per quanto riguarda le altre dieci case di riposo, risultano tre positivi in quella di Gruaro; nessun contagio nelle altre. Per quanto riguarda la situazione contagi nel territorio, ieri ne risultavano 4.149, con San Donà in testa con 900, seguita da Jesolo con 572 e Portogruaro con 385. Così negli altri comuni: Annone Veneto 90, Caorle 195, Cavallino-Treporti 224, Ceggia 124, Cinto Caomaggiore 57, Concordia Sagittaria 166, Eraclea 185, Fossalta di Piave 92, Fossalta di Portogruaro 114, Gruaro 40, Meolo 146, Musile di Piave 192, Noventa di Piave 124, Pramaggiore 90, San Michele al Tagliamento 137, San Stino di Livenza 216, Teglio Veneto 34 e Torre di Mosto 66. Ricoverati: 44 al Covid Hospital di Jesolo, 3 in terapia intensiva (tutti non vaccinati). Sul fronte vaccini, è andata bene la seconda kinder day, del 2 gennaio, dedicata agli under 12: si sono presentati in 700. Altre due giornate per l'8 ed il 9 gennaio, con un migliaio di posti a disposizione. Ricordo conclude il direttore generale, Filippi che si stanno pulendo tutte le classi in quarantena, per cui contiamo di avere tutti i ragazzi liberi per i prossimi giorni».

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Il Gazzettino