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TREVISO - Parte domani la manovra dell’Usl 2 per recuperare le oltre 16mila prestazioni rimaste sospese a causa dell’ultima ondata pandemica, che quanto a contagi vede continuare il trend in calo delle ultime settimane. La situazione ha messo l’azienda sanitaria nelle condizioni di iniziare la gigantesca operazione di recupero delle visite specialistiche, seguita a stretto giro dalla ripresa degli interventi chirurgici e dalla progressiva liberazione degli ospedali dei reparti Covid, con Vittorio Veneto che dovrebbe veder riaperto il pronto soccorso entro la fine del mese. «Dal 15 febbraio - annuncia il direttore generale Francesco Benazzi - riprenderemo a chiamare, in base all’urgenza e al tempo di permanenza in lista di attesa, tutte le persone “galleggianti”, ossia quelle a cui abbiamo chiesto di aspettare vista la situazione complicata creata dal Covid 19. Saranno contattate dal nostro Centro unico di prenotazione e verranno ricollocate in modo da avere la prestazione nel più breve tempo possibile». Chiaramente la ripresa sarà graduale: «Non aspettatevi che venga risolto tutto nel giro di un mese. Sedicimila prestazioni specialistiche sono tante, e dovremo rispondere anche alle richieste che si sono aggiunte nel frattempo. Contiamo però di averle riassorbite per quest’estate»
LA RIORGANIZZAZIONE
Sul fronte degli interventi chirurgici - ricordando che ci sono comunque reparti che non si sono fermati - l’Usl sta studiando una riorganizzazione che si conta di far partire non appena la situazione dei ricoveri in terapia intensiva (al momento ci sono sedici persone) migliorerà ulteriormente: «Vogliamo garantire due aree forti dove faremo day surgery a Vittorio Veneto e Treviso e in seguito sbloccare le sale operatorie per l’attività ordinaria.
IL BOLLETTINO
Il trend in calo dei contagi, appunto, continua. In provincia si registrano 814 nuovi positivi, attualmente i positivi sono 15.013. Ci sono ancora 215 persone ricoverate, 16 delle quali sono nei reparti di terapia intensiva. Le positività sono 1085 ogni centomila abitanti (durante il picco erano arrivate a più di tremila ogni centomila abitanti). «Sicuramente sono numeri che spingono all’ottimismo - sottolinea Benazzi - così come il fatto che si è ridotto anche il tasso di positività nei tamponi. Di media siamo sugli 8mila-9mila al giorno, con un calo il sabato e domenica, e il tasso è 3,8-4 per cento. Nel periodo peggiore eravamo arrivati al 25 per cento. Tutto ciò fa pensare che stiamo andando verso una risoluzione dell’epidemia, anche se la discesa è lenta». Non si può comunque abbassare la guardia e l’Usl 2 ribadisce l’importanza della terza dose: «Se per la prima dose siamo ormai al 91 per cento degli over 50, considerando il booster siamo fermi al 60 per cento». Quanto alla variante Omicron 2, al momento non è ancora stata rilevata nella Marca: «Pare che sia sovrapponibile alla Omicron che abbiamo conosciuto fin qui. Sembra più pervasiva, ma non dovrebbe creare grossi problemi sul fronte dei ricoveri o delle patologie polmonari».
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Il Gazzettino