Apre il nuovo ufficio turistico con showroom, ma il livello del lago scende e i visitatori scappano

Ufficio turistico di Farra
ALPAGO - Un battesimo a “secco” quello del nuovo Ufficio turistico di Farra. Già perché mentre è stato dato avvio ad un’operazione...

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ALPAGO - Un battesimo a “secco” quello del nuovo Ufficio turistico di Farra. Già perché mentre è stato dato avvio ad un’operazione informativa che intreccia anche i circuiti promozionali regionali, il lago di Santa Croce è sceso di ben cinque metri. E tanti turisti hanno levato le tende proprio nel cuore della stagione. È stata questa la goccia amara di una giornata di festa per la macchina turistica dell’Alpago che ieri ha visto riuniti i tre sindaci della Conca, Alberto Peterle per Alpago, Gianluca Dal Borgo per Chies e Sara Bona per Tambre, oltre all’europarlamentare Gianantonio Da Re, l’assessore regionale Gianpaolo Bottacin praticamente di casa in Alpago, e Cristiano Gaggion presidente del Consorzio turistico Alpago-Cansiglio che da quest’anno gestisce ufficialmente il punto informativo che al suo interno ospita anche una vetrina dei prodotti enogastronomici della Conca. 



«Ho voluto questo momento ufficiale - dice Gaggion - per coinvolgere tutti, per far conoscere la nuova realtà che si è strutturata e allineata agli standard regionali, preparando e addestrando il personale. Ero partito con meno di dieci soci e 12 mila euro di debiti e oggi siamo a 100 soci e un’entrata economica fissa».
Finora gestito dalla Pro Loco, l’Ufficio, realizzato con 200mila euro arrivati prevalentemente dal Gruppo di azione locale (Gal) e in parte dell’Unione montana, passa così sotto la gestione del Consorzio che avrà uno stanziamento fisso da parte del Comune di Alpago e, in misura minore, anche dagli altri due Comuni.
«Noi - spiega Peterle - assegneremo 15 mila euro l’anno dei 20 previsti come entrata della tassa turistica. L’Ufficio è stato accredito a livello regionale, ciò significa che è entrato nella rete degli Uffici turistici regionali e quindi potrà sfruttare tutto il materiale disponibile a livello veneto. Da parte nostra, la Regione avrà i dati in diretta sulle presenze turistiche utili a livello statistico e quindi di programmazione. A fronte di ciò noi abbiamo l’obbligo di tenerlo aperto 150 giorni l’anno, almeno per sei ore al giorno».

Ma su tappeto di una giornata di festa, è calato come un macigno anche il tema acqua. Peterle ha toccato due punti importanti: «Primo, bisogna lavorare sugli acquedotti e qui finora il gestore non si è visto; secondo, il livello del lago è stato fatto scendere di quasi cinque metri senza che nessuno ci avvisasse. Assieme ai sindaci di Sospirolo e Pieve di Cadore abbiamo scritto ad Enel, Consorzi irrigui e Regione chiedendo di esser almeno coinvolti nelle decisioni».

Il messaggio è stato colto e condiviso dall’assessore Bottacin, da sempre in prima fila nella battaglia del deflusso minimo vitale.
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Il Gazzettino