Udinese, il primo avversario è costituito dagli infortuni

Udinese, il primo avversario è costituito dagli infortuni
UDINE - È un campionato stregato, all'insegna della cattiva sorte per i bianconeri. Parola del direttore tecnico Daniele Pradé dopo che l'Udinese ha pagato a...

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UDINE - È un campionato stregato, all'insegna della cattiva sorte per i bianconeri. Parola del direttore tecnico Daniele Pradé dopo che l'Udinese ha pagato a caro prezzo il pareggio conquistato con il Sassuolo: gli infortuni che hanno messo ko Seko Fofana, per il quale la stagione si è praticamente conclusa, e William Troost-Ekong. «Sotto questo punto di vista non vedo l'ora che finisca la stagione ha affermato Non ho mai visto una simile sfortuna accanirsi contro una squadra. Ci alleniamo regolarmente tutte le settimane e non ci sono problemi di sorta. La domenica invece succede l'imprevisto. Non si contano gli infortuni che si sono verificati nel lungo cammino».

Nel momento topico l'assenza di Fofana è assai grave. La sua fisicità e abilità nello sfruttare gli spazi, il suo ritorno in auge dopo un periodo non dei migliori, rappresentavano una garanzia per Igor Tudor. Quanto a Ekong, il malanno è meno grave, ma la sua presenza lunedì contro l'Atalanta è in forte dubbio. Va anche evidenziato che l'Udinese quest'anno nelle difficoltà ha sempre cercato di reagire e lo farà anche nelle ultime arroventate gare, a cominciare da quella (sulla carta) proibitiva di Bergamo contro la rivelazione del torneo. Un piccolo vantaggio potrebbe essere rappresentato dalla fatica che dovrebbe farsi sentire nei neroazzurri che stasera contro la Fiorentina si giocheranno la partecipazione alla finale della Coppa Italia. «Le tre gare dell'Atalanta in otto giorni ha detto ancora Pradè potrebbero rappresentare un piccolo vantaggio per noi, fisicamente potremmo stare meglio dei nostri avversari. Ma dovremo essere pronti e in questi giorni dovremo lavorare al top, poi vedremo. Siamo attesi da cinque finali e va curato ogni dettaglio della preparazione».
Il dt poi è tornato sulla partita contro il Sassuolo anche per rispondere a chi sostiene che i bianconeri sabato hanno deluso. «Non siamo partiti bene, lo sappiamo, ma la reazione c'è stata eccome. Ho rivisto con particolare attenzione il filmato della gara, abbiamo avuto quattro palloni per segnare ancora e c'è motivo per recriminare per taluni episodi». Chiaro il riferimento in particolare al rigore non concesso per plateale spinta da tergo di Demiral su Lasagna
L'unica nota positiva e non di poco conto è che l'Udinese vanta quattro punti di vantaggio nei confronti della terzultima, l'Empoli. Una buona dote, che una squadra in salute mentale come quella bianconera, progredita anche dal punto di vista tecnico e atletico, difficilmente vanificherà. Ma guai a distrarsi e soprattutto a piangersi addosso. Anche in formazione rabberciata l' Udinese è nella condizione di farsi rispettare, proprio come si era verificato al Meazza contro il Milan, quando Tudor fu costretto a rifare la retroguardia.

Al momento nessuno si sbilancia su quello che dovrebbe essere l'assetto tecnico anti-Atalanta e anche dalla risultanza dell'allenamento di ieri mattina non ci sono stati indizi. Il tecnico ha diretto una seduta mista con partitina dieci contro dieci, schierando due formazioni estemporanee imbottite di giovani della Primavera. Si è rivisto in campo anche Pussetto, che l'altro ieri aveva lavorato inizialmente a parte, poi con il gruppo. Oggi la squadra si allenerà ancora al mattino ed è probabile che il tecnico croato collaudi l'undici anti Atalanta.
Guido Gomirato Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino