TAIPANA (Udine) - Oggi conta non più di quaranta residenti, la frazione montana di Platischis di Taipana, ma non sempre è stato così. In passato il borgo era popolato da oltre...
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L'osteria come punto di riferimento
Uno dei punti di riferimento più importanti, nella frazione, è l’Antica Osteria Sedola, bar-trattoria oggi condotta da Ettore Sedola, 66 anni. Prima dipendente regionale, quando ha raggiunto l’età della pensione, Ettore ha deciso di portare avanti l’attività di famiglia, per passione, per amore della sua terra e per non far mancare al paese un punto di incontro.
Due secoli di storia
L’osteria, infatti, è l’unica attiva a Platischis e ha una storia di più di due secoli, anche se all’ingresso non si nota, come altrove, la targa “locale storico”. «Non ha mai cambiato nome - racconta Ettore - ed è stata gestita in maniera ininterrotta per oltre sue secoli, sempre da qualche membro della famiglia Sedola. Insieme a un pubblico esercizio di Debellis, è stata la prima ad aprire i battenti nel comune di Taipana. E il numero del telefono fisso che ancora oggi funziona, lo 0432.788017 è stato il primo a essere attivato nel comprensorio municipale: dal 1947 a oggi è rimasto sempre lo stesso».
La scelta, oggi abbastanza diffusa, di eliminale la rete telefonica fissa a favore di un cellulare, non ha convinto Ettore e l’utenza 0432.788017, in questo modo, è diventata un punto di riferimento irrinunciabile per chi vive all’estero ma ha le sue radici a Platischis. «Qui chiamano da tutto il mondo - spiega Ettore -. Sono tutti Sedola, delle generazioni più diverse. Uomini e donne che vogliono conoscere qualcosa del loro passato, del paese da cui emigrarono i loro avi. Io cerco di fare tutto quello che posso: domando in giro, faccio ricerche, li aiuto a ricostruire un pezzo della storia che gli manca. In agenda ho più di mille numeri di telefono di Sedola che vivono in ogni parte del mondo, e in particolare in Canada, Argentina, ma anche Francia, Germania e Svizzera. Restiamo in contatto, mi mandano dei ricordi dai loro Paesi e se riescono, a volte, in estate o nelle feste, raggiungono Platischis».
Una volta vendeva anche biancheria intima
In questa frazione, quand’era densamente abitata, all’Osteria era annesso quel che oggi potremmo chiamare un megamarket: «C’era di tutto. Alimentari e ferramenta, biancheria intima, scarpe e scarponi, aghi e fili, stoffe. Tutto quello che poteva servire a una famiglia. Parte di questa merce l’ho trovata, in magazzino, ancora intatta e la conservo con cura, a memoria». Tanto ha studiato e indagato per aiutare lontani e lontanissimi parenti a ricostruire il loro albero genealogico che adesso, Ettore, tra gnocchi e tagliatelle, è diventato l’unico depositario della storia dei Sedola dal 1920 a oggi. «Potrei e dovrei scrivere un libro, o lasciare uno scritto, per chi verrà dopo di me. Se il tempo me lo permette lo farò, perché la memoria di queste terre di dei suoi vecchi figli non vada persa per sempre». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino