Maxi inchiesta sugli appalti stradali: 41 indagati, coinvolte 50 aziende

Maxi inchiesta sugli appalti stradali: 41 indagati, coinvolte 50 aziende
UDINE - La Procura di Udine ha chiuso lo stralcio friulano della maxi inchiesta su alcuni appalti stradali che sarebbero stati truccati. Sono 41 gli indagati per turbativa...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
UDINE - La Procura di Udine ha chiuso lo stralcio friulano della maxi inchiesta su alcuni appalti stradali che sarebbero stati truccati. Sono 41 gli indagati per turbativa d'asta: imprenditori o dipendenti di una cinquantina di aziende, friulane e venete, che hanno partecipato a una serie di appalti oggetto di indagine per irregolarità commesse ai danni dei comuni che avevano bandito le gare. L'indagine è partita da Gorizia, ad opera della Compagnia e del nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza.


Gli enti coinvolti sono i Comuni che avevano bandito le gare finite al centro delle indagini: Carlino, Premariacco, Rivignano, Arta Terme, Lauco, oltre alla Provincia di Udine e al consorzio Boschi Carnici. La Procura ha già notificato a tutti gli indagati l'avviso di conclusione delle indagini preliminari e ha firmato la richiesta di rinvio a giudizio. Resta in attesa la fissazione della data dell'udienza preliminare. Secondo l'accusa gli indagati, nell'ambito di un più ampio accordo finalizzato a scambi reciproci di favori in relazione a gare d'appalto pubbliche in varie parti del territorio nazionale, si sarebbero accordati di volta in volta sulle offerte da formulare, in modo da permettere all'impresa facente parte della cordata di riferimento di aggiudicarsi l'appalto alle condizioni più favorevoli, o comunque di partecipare alla gara alterando le regole della libera concorrenza, in modo da assicurarle maggiori possibilità di aggiudicazione dell'appalto.

Nel territorio della provincia di Udine il "trucco" sarebbe stato usato in dieci gare tra il 2010 e il 2011 per una serie di lavori di realizzazione o manutenzione di strade forestali, piste ciclabili, impianti sportivi, opere stradali, ecopiazzole e interventi di recupero di sorgenti idriche, per un importo complessivo delle opere di oltre tre milioni di euro.
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino