​Nei giorni più bui dell’anno ecco una mostra tutta dedicata alla luce

Un immagine in mostra
UDINE - Un percorso intorno alla storia dell’illuminazione nelle sue diverse forme, nei contesti d’uso, nella storia di Udine, per accennare alle simbologie e ai molti temi...

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UDINE - Un percorso intorno alla storia dell’illuminazione nelle sue diverse forme, nei contesti d’uso, nella storia di Udine, per accennare alle simbologie e ai molti temi che l’argomento abbraccia. Un viaggio per immagini e sensazioni che, partendo dallo studio delle proprie collezioni e integrandolo con fotografie di Ulderica Da Pozzo e immagini d’epoca, ripercorre la storia dell'illuminazione fra ieri e oggi; è il tema della mostra visitabile fino al 3 aprile 2016 nel piano nobile di palazzo Giacomelli, sede del Museo etnografico del Friuli, in via Grazzano, a Udine. “In luce. Storia, arte e simbologia dell’illuminazione” è stata allestita da Tiziana Ribezzi, con la collaborazione di Lucia Stefanelli dell’Archivio di Stato di Udine e Lucio Fabi, storico della Grande Guerra, accogliendo così l’invito dell’Onu che ha proclamato il 2015 “Anno Internazionale della Luce e delle tecnologie basate sulla luce”.


Dall’arcaica torcia alle lampade elettriche
L’itinerario, che trova il suo nucleo nell’esposizione di una varietà di oggetti, integrato da fotografie di Ulderica Da Pozzo e immagini d’epoca, si snoda per sezioni ed è accompagnato da apparati esplicativi, multimediali e da un'installazione che illustra il rapporto fra luce e colore nell’opera d’arte. I più diversi mezzi illuminanti, dall’arcaica torcia alle lampade elettriche, illustrano così le trasformazioni nel tempo. Ma ci sono anche i lumi utilizzati nei contesti di lavoro, del viaggio e del trasporto, così come il significato che la luce ha sempre avuto nelle religioni.

L’illuminazione nella Grande Guerra
Un tema importante sviluppato nella mostra è, poi, quello dell’illuminazione nella Grande Guerra. Oltre a presentare tipologie particolari in contesti come le trincee o i campi di battaglia, l'esposizione suggerisce anche l’ambivalenza di luce come pericolo, in rapporto con il nemico, ma anche e gioia. Basti pensare a chi, durante le fredde notti in appostamento scriveva di notte lettere ai propri cari.

La luce dello spettacolo
Altro argomento approfondito nel percorso espositivo è quello ludico, della “luce per divertirsi”, come le forme di spettacolo e “precinema”, in particolare le lanterne magiche.

L’illuminazione pubblica
Non poteva mancare, infine, e quasi in parallelo con l'altra grande mostra allestita alle Gallerie del Progetto su Arturo Malignani, un capitolo dedicato alla storia dell’illuminazione pubblica della città di Udine, attraverso una ricca documentazione proveniente dall’Archivio di Stato di Udine, con l’introduzione del gas e del petrolio fino alla rivoluzione apportata dalla luce elettrica.


«Si tratta dell'ultima grande mostra che inauguriamo quest’anno - spiega l'assessore comunale alla Cultura, Federico Pirone -. Un'esposizione che, in maniera approfondita e proprio nell'anno internazionale della luce promosso dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite, indaga i principali aspetti della luce, simbolo potente di tutte le nostre società e segno inequivocabile del progresso scientifico dell'umanità». Info allo 0432.1272920 o museoetnografico@comune.udine.it. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino