UDINE - Due donne incinte, cittadine croate di etnia rom, di 32 e 34 anni, senza fissa dimora in Italia, già note alle forze dell'ordine e con diversi alias, sono state...
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Erano state sorprese poco prima dai proprietari che, rientrati a casa intorno alle 14, le avevano notate mentre uscivano dalla loro abitazione in centro città, chiudendosi la porta alle spalle. I proprietari le hanno seguite e intanto hanno contattato la Polizia, intervenuta sul posto con due Volanti. Una pattuglia ha bloccato subito una delle due donne; l'altra, nonostante la gravidanza, ha scavalcato con agilità diverse cancellate di altri condomini della zona e anche un muretto di recinzione di un deposito ferroviario dove ha tentato, invano, di nascondersi. La Polizia l'ha trovata accovacciata tra arbusti con due borse e un calzettone all'interno del quale erano nascosti molti oggetti preziosi e arnesi da scasso. La refurtiva è stata restituita.
Visitate da un medico e trovate in buone condizioni di salute le due donne sono ben conosciute alle forze dell'ordine: una ha collezionato 16 denunce nei soli primi sei mesi del 2019, ma sono sempre state rimesse in libertà per la loro condizione di gravidanza. Anche stavolta sono state condotte in carcere a Trieste, e l'arresto è stato convalidato dal giudice il quale però ha solo disposto nei loro confronti la misura cautelare del divieto di dimora nel Comune di Udine. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino