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UDINE - Nuova stretta per l’area limitrofa alla stazione: i minimarket del quartiere delle magnolie non potranno vendere alcolici freschi. A stabilirlo è un’ordinanza firmata dal sindaco Pietro Fontanini, che, assieme all’assessore alla sicurezza Alessandro Ciani, ha preso la decisione per limitare il consumo di alcol nella zona. «Abbiamo fatto diversi interventi da quanto è stata istituita la pattuglia fissa – ha spiegato Ciani -, e i risultati ci sono e sono evidenti sia nel numero dei controlli, sia in quelli delle sanzioni, ma non basta. Cerchiamo quindi di limitare il fenomeno di assembramenti di persone, soprattutto straniere, che bevono e si ubriacano negli orari più disparati, fenomeno aiutato dal fatto che vanno ad acquistare birre e alcolici a basso costo nel minimarket, che praticamente diventano quasi esercizi di somministrazione, e sarebbe concorrenza sleale. Di conseguenza, a questo tipo di attività vietiamo la vendita di bevande alcoliche refrigerate: controlleremo quindi gli esercizi compresi nell’ordinanza e verificheremo se tengono alcolici nei vari sistemi di raffrescamento; in caso positivo, scatteranno le sanzioni. Si tratta di provvedimenti presi anche in altre città, come ad esempio Monfalcone. Nessuna delle nostre iniziative può risolvere il problema al cento per cento, ma dobbiamo e vogliamo fare tutto quello che possiamo. Tra l’altro, si tratta di un’iniziativa chiesta da alcuni residenti che il sindaco e io abbiamo incontrato qualche giorno fa. Ci è sembrata di buon senso ed è una cosa cui stavamo pensando. L’abbiamo condivisa anche con il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica».
IL QUADRO
I fenomeni di schiamazzi, bivacchi, molestie e rumore, spesso legati al consumo di alcol, hanno quindi spinto l’amministrazione a usare lo strumento dell’ordinanza urgente «per salvaguardare l’incolumità delle persone – cita il testo -, che frequentano gli spazi pubblici e hanno diritto a fruirne in condizioni di tranquillità, sicurezza e igiene». Nello specifico, le restrizioni riguardano gli esercizi di vicinato di vendita del settore alimentare e i laboratori artigianali alimentare della zona compresa tra via Leopardi, piazza della Repubblica, via Ciconi, Piazzale Unità d’Italia, via Tullio, viale delle Ferriere, viale Europa Unita, piazzale D’Annunzio, via Roma, via Battistig, via de Rubeis, via Nievo e via Percoto. In questo settore della città, scatta quindi il divieto «di detenere bevande alcoliche di qualsiasi gradazione in qualunque sistema o apparecchio di refrigerazione e raffrescamento – cita l’ordinanza -, o comunque bevande in qualsiasi modo raffreddate ed esposte alla vendita presso i locali di esercizio delle attività, allo scopo di venderle in qualsiasi contenitore per tutto il complessivo orario di apertura e per tutto il periodo di durata di validità dell’ordinanza». L’unica eccezione prevista è per i laboratori artigianali alimentare solo nell’ambito della consegna a domicilio.
CONTROLLI
Più di 1660 persone e di 1100 esercizi controllati in quattro mesi: sono i numeri dell’attività di presidio della polizia locale in Borgo Stazione, dal 3 marzo al 27 giugno. Nello specifico, le persone controllate sono state 1666, le attività 1185 e una di esse è stata chiusa. Nello stesso periodo sono stati rintracciati 14 clandestini e rilevate 55 violazioni del Regolamento di Polizia Urbana, 113 violazioni delle normative anti-Covid, quattro dell’articolo 688 del codice penale relativo allo stato di ubriachezza; le denunce all’Autorità Giudiziaria sono state sette e gli ordini di allontanamento due.
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Il Gazzettino