Tre professionisti del furto stranieri arrestati, oltre 210 mila euro di refurtiva recuperata in Romania, 21 furti e rapine attribuite tra le province di Pordenone, Udine e...
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L'indagine ha preso il via da tre arresti eseguiti lo scorso 19 maggio a San Quirino (Pordenone) di altrettanti romeni, Laurentiu Viorel Cirinbei, Ioan David e Ionel Cirnu, bloccati a bordo di due furgoni carichi di attrezzi da lavoro rubati poco prima da un'officina metalmeccanica.
La sorpresa è venuta quando - grazie alla collaborazione della polizia romena - le indagini si sono estese nelle città di provenienza dei criminali. Il boss della banda, Ionel Cirnu, viveva in una spelndida villa ("Stile Hollywood" hanno deto gli inquirenti) con all'interno il deposito e i magazzini in cui stipava i quintali di refurtiva. "Non sono bastati due grandi furgoni per riportare in Italia la parte ancora invenduta dei loro bottini" hanno spiegato i carabinieri.
Dagli accertamenti tecnico-scientifici in effetti è stata scoperta la responsabilità dei tre in altri quattro furti compiuti in provincia di Pordenone, tra novembre 2014 e aprile 2015. È stata così avviata la procedura di cooperazione internazionale con la Polizia romena, che ha svolto perquisizioni nel paese di origine degli arrestati, assieme a personale Interpol e da militari dell'Arma di Aviano. La refurtiva recuperata - macchinari, attrezzature professionali e di precisione per la lavorazione del ferro, giardinaggio ed edilizia - è risultata provento di furto ai danni di 16 aziende nelle provincie di Pordenone, Udine e Treviso.
I particolari sul Gazzettino del 19 settembre Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino