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VILLORBA - «Mia moglie è morta otto mesi fa ma per lo Stato non sono ancora vedovo. Senza la cancellazione all'anagrafe, non mi viene ridotta la rata del mutuo e va avanti anche il finanziamento che Marianna aveva in corso per l'acquisto dell'auto. Una situazione paradossale». Lo sfogo, messo nero su bianco in una lettera che verrà inviata anche al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, porta la firma di Edgardo Spagnuolo, guardia giurata di 49 anni, marito di Marianna Triasko, l'infermiera 37enne di Villorba deceduta lo scorso settembre sotto le bombe dell'esercito russo in Ucraina. La donna era tornata nel suo paese per assistere il padre malato, di 86 anni, mettendosi a disposizione delle truppe non per combattere ma per curare i feriti. In poche settimane era stata promossa a medico da campo e mandata al fronte, rimanendo uccisa in un attacco sferrato dagli invasori a circa 20 chilometri dalla centrale nucleare di Zaporizhzia.
LA BUROCRAZIA
Edgardo Spagnuolo, dopo aver contattato tramite il Comune di Villorba la Farnesina e il consolato italiano a Kiev, a marzo, dopo mille peripezie, era riuscito a ottenere il certificato di morte della moglie, sul quale era stato anche apposto il sigillo del tribunale di Treviso. A quel punto Edgardo ha chiesto all'amministrazione comunale la cancellazione di Marianna dall'anagrafe per mandare avanti le pratiche burocratiche relative al mutuo prima casa e al finanziamento dell'auto.
I CONTI
A conti fatti, Edgardo Spagnuolo ogni mese è costretto a sborsare 470 euro per il mutuo acceso per comprare assieme a Marianna un appartamento a Villorba (che dovrebbero essere dimezzati per il decesso di uno dei cointestatari, come prevede la polizza assicurativa) e altri 330 per le rate dell'auto (che è scomparsa in Ucraina, forse distrutta dalle bombe o forse rubata). «Non riesco più ad andare avanti, tanto che ho deciso di non pagare più il finanziamento dell'auto avendo ottenuto il certificato di non possesso - chiude Edgardo - Per il mutuo, invece, ho deciso di chiudere il conto con la banca e mi aspetto che a breve piovano i solleciti». «Stiamo aspettando risposte dal Ministero - afferma il sindaco di Villorba, Francesco Soligo - e facciamo il massimo per aiutare il nostro concittadino. Speriamo che a breve la questione si risolva per il meglio»
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Il Gazzettino