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Sono partiti nella serata di sabato 5 marzo i primi carichi di aiuti umanitari dal Friuli Venezia Giulia verso l’Ucraina. Due Tir carichi di scatoloni con ogni genere di prima necessità: dal cibo a lunga conservazione ai medicinali e al vestiario. Ma dalla regione sono partiti, sempre sabato, anche tre furgoni con un carico di aiuti speciale: è destinato ai bambini di un orfanotrofio della città di Mariupol (città martire, nelle ultime ore sotto le bombe ed evacuata) che sono stati trasferiti in una struttura di Leopoli, la città al confine con la Polonia. E i furgoni con il materiale raccolto per i bambini (si tratta di vestiario, medicinali per l’infanzia, pannolini e altri generi di prima necessità) cercheranno di arrivare proprio a Leopoli.
LA PARTENZA
I mezzi sono partiti dal centro di raccolta allestito la settimana scorsa nell’area del centro commerciale Città di Fiera di Martignacco. Il “polo degli aiuti” è organizzato e gestito dall’Associazione Ucraina-Friuli che si sta impegnando sia nella raccolta di generi da inviare oltre i confini ucraini sia nell’accoglienza di profughi che decidono di fermarsi in regione. Nei giorni scorsi l’associazione ha contribuito a fare arrivare a Udine tre pullman arrivati dal confine polacco con circa 120 profughi, in particolare mamme con bambini. Nel centro di raccolta in un’area magazzino (messa a disposizione del Gruppo Bardelli del Città Fiera) ormai da giorni sono impegnati diversi volontari - sia ucraini che italiani - che operano a turni dandosi il cambio. «Siamo riusciti grazie alla generosità di tutti - ha raccontato ieri Vicktoria Skyba, presidente dell’Associazione Ucraina-Friuli - a fare partire i primi mezzi carichi di aiuti. I furgoni in particolare speriamo possano arrivare a Leopoli dove siamo in contatto con la struttura che ha accolto i bambini di un orfanotrofio di Mariupol, da dove i piccoli sono stati portati via vista la situazione tragica e terribile che sta vivendo la città in queste ore».
L’APPELLO
Centinaia i pesanti scatolini che i volontari hanno dovuto caricare uno a uno a mano. Una difficoltà che richiede anche maggiore tempo che i volontari sperano di ovviare lanciano un appello. Cercano infatti con una certa urgenza un muletto e un conducente dotato del necessario patentino che voglia “arruolarsi” nella fila dei volontari per consentire di proseguire nella raccolta e nella spedizione di altri camion e mezzi nei prossimi giorni. E probabilmente anche nelle prossime settimane.
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Il Gazzettino