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CODROIPO - Cinque mesi fa, la notte del 15 giugno, il femminicidio che ha distrutto l'ennesima famiglia e sconvolto il Friuli. Alla Procura di Udine non servono ulteriori indagini per imputare a Paolo Castellani, 45 anni, di Codroipo, il reato di omicidio volontario aggravato dall'averlo commesso nei confronti del coniuge e dall'aver agito con crudeltà colpendo la moglie Elisabetta Molaro, 40 anni, con 71 coltellate. Castellani, difeso dagli avvocati Paolo e Alice Bevilacqua del Foro di Gorizia, comparirà davanti al giudice per le udienze preliminari Carlotta Silva il 20 dicembre. Il sostituto procuratore Claudia Finocchiaro ne ha chiesto il rinvio a giudizio. La difesa si prepara a presentare una serie di eccezioni, oltre a un'istanza di rito abbreviato, un percorso alternativo ormai precluso ai reati puniti con l'ergastolo, ma che gli avvocati Bevilacqua indicheranno nel caso la nuova normativa dovesse subire una modifica. Una volta definita l'udienza preliminare, Castellani sarà processato davanti alla Corte d'assise di Udine.
LE VITTIME
Elisabetta Molaro, vulcanica broker della B&T Assicurazione, impiegata nell'agenzia di Codroipo, è stata uccisa al rientro da una cena con le colleghe di lavoro. Poco dopo la mezzanotte era a letto, forse stava già dormendo, quando il marito ha infierito con un coltello da cucina. Le figlie dormivano nella stanza accanto. Il motivo di tanta violenza? L'uomo, da quanto emerso, non sarebbe riuscito ad accettare l'idea della separazione. Ha ucciso la moglie e privato della mamma le due bimbe di appena otto e cinque anni.
IL DELITTO
Castellani ha sempre parlato di un momento di rabbia, una reazione scatenata dal fatto che la moglie lo aveva respinto. Un paio di mesi fa la Procura aveva disposto ulteriori accertamenti e incaricato il medico legale Lorenzo Desinan di approfondire la dinamica dell'aggressione. Soltanto una volta depositate le conclusioni del consulente il sostituto procuratore Finocchiaro ha cominciato a lavorare sull'imputazione definitiva, che ora si fonda anche sull'aggravante della crudeltà, a sottolineare la ferocia dell'azione e l'accanimento sul corpo di Elisabetta Molaro, che domani - Giornata contro la violenza sulle donne - sarà ricordata insieme alle vittime della lunga e dolorosa lista che non si riesce a spezzare.
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Il Gazzettino