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LORIA - Serata particolarmente movimentata quella di sabato, 9 luglio, alla pizzeria Movida di Loria che, a una certa ora, si trasforma in discoteca in quanto ha una pista da ballo accanto ai tavoli dove si mangia. Un gruppetto di quattro giovani, tutti coetanei, 22enni, tutti di origine marocchina, ha ecceduto con il bere. Eccessi che hanno determinato malori pesanti. Tanto è vero che uno dei quattro è praticamente svenuto di fianco alla pista da ballo, senza più rialzarsi. E senza dare segni di ripresa. Un secondo si è sentito male pesantemente, poco dopo. Al limite del coma etilico.
LA PAURA
Gli avventori del locale hanno assistito alla scena spaventati. I giovani non hanno dato fastidio ai clienti del locale e non hanno nemmeno ingaggiato liti o zuffe fra loro. Però, sono caduti a terra, dopo aver bevuto all’inverosimile. Per questo il titolare del locale ha immediatamente avvertito i carabinieri e i sanitari del Suem 118. L’intervento dei sanitari del Suem è stato rapidissimo e, viste le condizioni del ragazzo a terra, è stato disposto il suo ricovero in ospedale, dove è stato visitato dai medici del pronto soccorso e sottoposto a flebo. Ieri mattina è stato dimesso. Il secondo 22enne, invece, alla vista dei carabinieri si è alterato non poco, tanto è vero che i militari dell’Arma, nel tentativo di calmarlo, lo hanno accompagnato in caserma, dove in un primo momento sembrava si fosse riavuto. Poi, però, è stato male e per questo è stato accompagnato in ospedale.
NOTTATA PESANTE
La nottata è stata, però, particolarmente pesante per gli operatori sanitari del Suem 118 della castellana, chiamati più volte a intervenire per casi di ubriachezza e per liti in alcuni locali pubblici. Tanto è vero che il pronto soccorso ha dovuto gestire, nelle ore notturne, 6 giovani, tra i 19 e i 23 anni, tutti con problemi di assunzione eccessiva di alcol e malconci per piccole zuffe, subito sedate. Nulla di preoccupante per la salute dei ragazzi, ma lavoro incessante per i medici. E, di conseguenza, anche per le forze dell’ordine.
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