Uber, dopo Padova parte alla conquista di tutto il Veneto

Uber, dopo Padova parte alla conquista di tutto il Veneto
TREVISO - Dalle auto alle barche. In Veneto avanzano i nuovi «noleggi» tecnologici, specializzati nell'individuare i...

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TREVISO - Dalle auto alle barche.


In Veneto avanzano i nuovi «noleggi» tecnologici, specializzati nell'individuare i mezzi più vicini a disposizione e prenotarli tramite il telefonino o il tablet. A cominciare da Uber, la più celebre di queste società, che mette in contatto autisti privati e passeggeri. Dopo Milano e Roma (dove ha scatenato feroci proteste dei tassisti), l'azienda californiana da dicembre è operativa a Padova. «Per noi il Veneto è molto interessante, perchè ha città non tanto grandi, ma molto interconnesse ed è ricco di piccole imprese - spiega Benedetta Arese Lucini, responsabile per l'Italia -. A Padova, di sera, registriamo il doppio di richieste rispetto al giorno, perchè gli studenti universitari vogliono di tornare a casa in sicurezza. E l'accoglienza è stata più pacifica che altrove».

Uber punta ad espandersi anche nel resto della regione. E se il classico servizio di trasporto del singolo utente è destinato a centri con almeno centomila residenti, la metropoli diffusa veneta ben si presta ad una modalità legata al cosiddetto «car pooling», l'utilizzo concordato della stessa vettura da parte di più individui.

«Per ora Uber pool è presente negli Usa e a Parigi, ma potremmo portarlo anche qui - conferma Arese -. Nelle città più piccole, all'interno ci si sposta a piedi, ma poi si effettuano spostamenti più lunghi dall'una all'altra: in questo senso il "pool" può diventare economico per le persone ed integrarsi con i mezzi pubblici.

A Ca’ Tron di Roncade, nell'incubatore di H-Farm, invece, è nata una sorta di Uber nautica. Creata da quattro giovani veneziani e lanciata tre giorni fa, Antlos è una piattaforma per ricercare gli skipper (già una cinquantina gli iscritti), valutare barche e attività proposte e organizzare la propria vacanza sul mare.


Sia Benedetta Arese Lucini, sia i rappresentanti di Antlos sono tra i protagonisti della Crowdsourcing Week Venice, una due giorni in corso proprio ad H-Farm, dedicata alla nuova «economia condivisa». Cioè a quei modelli di business in cui ampie comunità web progettano beni o servizi, li sviluppano o anche raccolgono finanziamenti. «Le pmi comprendono queste opportunità quasi più delle grandi - - sottolinea Matteo Sarzana, fondatore di Zooppa (che con questa formula crea campagne di comunicazione per Alfa Romeo, Jeep, Ferrero) e tra i promotori dell'evento - perchè hanno insita la propensione a sperimentare. E perchè questi modelli consentono di abbattere le barriere geografiche nel'accesso alle risorse». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino