Tuffo nella fontana del centro: multati due turisti dominicani

Bagno nella fontana a Montebelluna
MONTEBELLUNA - A una decina di giorni di distanza dal caso della...

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MONTEBELLUNA - A una decina di giorni di distanza dal caso della Loggia dei grani, dove un venticinquenne marocchino ha messo sotto sopra il locale in pieno giorno alla richiesta di pagare delle birre, la città fa registrare un nuovo episodio di disturbo alla quiete pubblica. Protagonisti, questa volta, due trentenni dominicani, un uomo e una donna. In evidente stato di ebbrezza, i due, nel primo pomeriggio di ieri, hanno prima dato spettacolo alla pizzeria Da Nico di piazza Negrelli, dalla quale hanno asportato una birra, dando poi in escandescenze contro il titolare e rompendo anche un paio di bicchieri al rifiuto di somministrare altri alcolici. Quindi, la giovane ha effettuato un bagno nella fontana di piazza Negrelli mentre degustava la birra. Una scena filmata da qualche passante, che l'ha postata sui social, ma anche fatta girare su whatsapp. Il video è arrivato così anche nelle mani del vice sindaco Claudio Borgia, che dopo aver tempestivamente informato il sindaco Adalberto Bordin, di ritorno da Oberkochen, si è precipitato in piazza dall'ufficio del Comune in cui si trovava, riuscendo ad individuare i due giovani. Ma ha anche chiamato Polizia municipale e carabinieri che, prontamente intervenuti, li hanno fermati in via Roma, dove giacevano distesi a terra. Quindi, li hanno identificati e portati in caserma, dove è stata comminata loro una sanzione amministrativa per ubriachezza molesta. Ovviamente la cosa ha determinato in città molteplici reazioni. C'è chi sottolinea il degrado, chi l'inquietante ripetersi di episodi di questo tipo, chi arriva a stigmatizzare il fatto che le fontane siano in funzione nonostante l'emergenza idrica, senza sapere che l'acqua è di riciclo e si ripete nello stesso circuito. «Dovrebbero esserci leggi che rendono questi comportamenti incivili e indecorosi evitabili - ricorda il sindaco Adalberto Bordin - Il daspo cui stiamo lavorando è bello ma il problema reale è la mancanza di leggi adeguate che fungano da deterrente».

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Il Gazzettino