Incidente mortale in Canal Grande, tutti gli errori del gondoliere condannato

Nelle sue manovre con la gondola, quel 17 agosto 2013 in Canal Grande, quando nelle acque della spina dorsale di Venezia morì il professore tedesco Joachin Vogel,...

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Nelle sue manovre con la gondola, quel 17 agosto 2013 in Canal Grande, quando nelle acque della spina dorsale di Venezia morì il professore tedesco Joachin Vogel, schiacciato da un vaporetto vicino al ponte di Rialto, il gondoliere Daniele Forcellini «ha serbato una serie di comportamenti caratterizzati da colpe generiche come imprudenza, per l'attraversamento alla cieca del Canale altamente trafficato, e imperizia, per aver proseguito verso il centro e non aver accostato verso sinistra alla vista dei battelli in arrivo». Ma anche colpe «specifiche» come quella di non aver «concesso la dovuta precedenza ad un battello del servizio pubblico in movimento» di averne «intralciato la rotta e aver omesso di rimuovere l'intralcio anche al sopraggiungere di un altro battello». Lo scrivono i giudici della Corte d'Appello di Venezia, nelle motivazioni con cui confermano la condanna a 10 mesi (pena sospesa) inflitti in primo grado al gondoliere, al quale viene contestato di aver omesso di concedere la precedenza ai mezzi dell'Actv, innescando di fatto la serie di manovre errate che hanno portato come conseguenza l'incidente mortale.


Per tutto questo «va confermata la responsabilità al di là di ogni ragionevole dubbio». Nella loro disamina i giudici ricordano che Forcellini è «in ordine di tempo il primo attore di una vicenda che ha già portato alla condanna definitiva per omicidio e lesioni colpose dei vari protagonisti intervenuti successivamente» in quella catena di eventi che ha avuto come anello finale la morte a Venezia di Vogel, nel suo ultimo giorno di vacanza in città. 

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Per i giudici d'Appello, infatti, sono da censurare le tesi della difesa dell'avvocato Antonio Alessandri, che assieme al collega Pierpaolo Favaron assiste il gondoliere, secondo cui la gondola di Forcellini era in balia di una forte corrente e doveva fare i conti con la curvatura a gomito del Canal Grande in quel tratto. Curva che c'è per chi, come il gondoliere, viene da Piazzale Roma, ma che si trova prima del passaggio sotto la volta di Rialto. Mentre sulla corrente, i giudizi di palazzo Grimani scrivono che la corrente di poppa era «ininfluente, essendo la marea in fase di stanca». Respinta anche l'ipotesi che i battelli fossero fermi quando è iniziato l'attraversamento. Tranciante la valutazione fatta dai giudici del video amatoriale ripreso da Rialto e portato all'interno del processo d'Appello dalla difesa del gondoliere. Riprese, sentenzia il secondo grado, che danno una «rappresentazione parziale e inevitabilmente fuorviante», a differenza di quelle installate a Ca' Farsetti.


« Ci sono diversi punti su cui poter ricorrere in Cassazione - commenta l'avvocato Antonio Alessandri, difensore di Forcellini - Non c'è stata argomentazione in punto di fatti».

Incidente mortale in Canal Grande - video integrale

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Il Gazzettino