VENEZIA - Fa discutere la provocazione degli albergatori veneziani sulla tassa di soggiorno, dopo le polemiche sull'utilizzo dei circa 24 milioni da parte del Comune. Claudio...
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«Chiediamo che i 270mila euro provenienti dalla tassa e destinati al personale del Cerimoniale del Comune vengano invece utilizzati per restaurare i beni architettonici della città, a cominciare dalla bellissima vetrata del Vivarini, considerato che il suo degrado è inarrestabile e per salvarla occorrono oltre 300 mila euro».
L’opera su vetro del Vivarini, di cui l’ultimo restauro risale agli anni ’80, ha perso un altro tassello circa sei mesi fa e la sua rovina comporta una gravissima perdita per il patrimonio artistico veneziano.
I soldi per il recupero del grande “dipinto di luce” però, non ci sono: la Curia e la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia conoscono da anni il problema e il pericolo, tanto che circa quattro anni fa la parte più rovinata della vetrata è stata trasportata nel deposito della Soprintendenza, ma l’opera rimane in attesa di finanziamenti per restaurarla. Nel frattempo, la parte rimasta in chiesa continua a deteriorarsi, e ogni tanto cade a terra qualche frammento, come accaduto l’estate scorsa. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino