Stanze di vetro in quota per dormire sotto le stelle: «Vanno smantellate»

Una delle due starlight room che le Regole hanno imposto di smantellare
CORTINA - Si è coperto di nubi fosche il cielo sopra la Starlight room Dolomiti, la struttura ideata e realizzata a Cortina d’Ampezzo, vicino al passo Falzarego, a...

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CORTINA - Si è coperto di nubi fosche il cielo sopra la Starlight room Dolomiti, la struttura ideata e realizzata a Cortina d’Ampezzo, vicino al passo Falzarego, a 2.300 metri, da Raniero Campigotto: “Gli alberghi più belli hanno cinque stelle: noi ne offriamo migliaia”, è lo slogan di questa stanza, in legno e vetro. Alla prima struttura, realizzata e brevettata nel 2016, se n’è aggiunta una seconda, una suite in legno e vetro, con una vetratura totale della parte che accoglie il letto matrimoniale, così come della zona pranzo. Così si dorme davvero immersi nel cielo stellato, nella natura delle Dolomiti, e la proposta è accolta con entusiasmo da moltissimi ospiti, che non si fermano davanti al costo di 700 euro a notte. 



L’OSTACOLO
Ora però il gestore deve affrontare la richiesta delle Regole d’Ampezzo, l’antica istituzione proprietaria del terreno su cui è posata la struttura: «Le Regole non hanno autorizzato la posa dei manufatti, né vi è alcun contratto. Anzi, è stato chiesto a più riprese di togliere le Starlight room dalla proprietà regoliera. Ora chiediamo l’immediata rimozione, in quanto non vi è alcuna nostra autorizzazione», scrive il presidente Flavio Lancedelli, in data 11 agosto. La richiesta delle Regole contrasta il parere, espresso il 28 luglio scorso dal Comune di Cortina, favorevole al posizionamento delle strutture. L’amministrazione comunale è stata in sopralluogo sul posto il 31 maggio scorso, in seguito a una precisa richiesta delle Regole. “Le strutture sono state oggetto di richiesta di posizionamento ai sensi del regolamento edilizio”, scrive Fabio Perin, responsabile del servizio edilizia privata del Comune. L’ente pubblico sottolinea che dovranno essere completamente rimosse, entro il 15 settembre 2022, “le opere stagionali costituite da una stanza amovibile, con copertura apribile per l’osservazione del cielo, una stanza amovibile con accesso facilitato per disabili, e le altre strutture con caratteristiche di stagionalità”. Campigotto ha ricevuto il plauso di Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, per la sua iniziativa imprenditoriale. Ha accolto Davide Giozet, atleta paralimpico della Associazione sociale sportiva invalidi di Belluno. Ha raccolto il consenso di centinaia di ospiti, che si sono messi in lista d’attesa per la stanza sotto il cielo stellato.

«Ora vorrei sistemare la questione con le Regole d’Ampezzo nella maniera migliore; ho voglia di risolvere la situazione – dice Campigotto – il Comune mi ha concesso l’attività sino al 15 settembre, perché è consapevole che la Regione Veneto intende normare queste situazioni. La Starlight room c’è, è bella, piace, è fonte di guadagno per me e di richiamo per Cortina e le Dolomiti. È una struttura ecosostenibile, così come il rifugio Col Gallina, che ho in affitto dalle Regole dal 1996. Mi chiedo perché vogliano ostacolare queste idee, che favoriscono il turismo nel 2022». 


L’ITER


Il presidente Falvio Lancedelli precisa: «La Starlight room è una bella idea, ma va sviluppata nella legalità. È un progetto che va formalizzato. Mancano le autorizzazioni per occupare quel suolo, non ci sono concessioni di sorta, né edilizia, né paesaggistica. È legittimo che il promotore difenda la sua idea, ma tutto va fatto secondo le norme». Quindi ricorda: «Per il primo manufatto fu depositata una richiesta e noi la accettammo subito, provvisoriamente, per tre mesi. Ma da allora sono trascorsi diversi anni e le Regole, in questo periodo, non hanno percepito affitti. Ora c’è una autorizzazione provvisoria del Comune di Cortina, che scade il prossimo 15 settembre. Le Regole d’Ampezzo hanno inviato la richiesta per la rimozione, perché proprietarie del terreno, come forma di autotutela».  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino