Il turismo lungo il corso del Po scopre il brivido degli idrovolanti

Gli idrovolanti sulla banchina del Po a Gaibal
ROVIGO - Il Polesine “prende il volo” nella promozione del turismo con il nuovo progetto che oggi e sabato, dopo i primi voli effettuati ieri, dà la...

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ROVIGO - Il Polesine “prende il volo” nella promozione del turismo con il nuovo progetto che oggi e sabato, dopo i primi voli effettuati ieri, dà la possibilità a rappresentanti della stampa locale e nazionale e ai giornalisti accreditati a seguire il torneo di tennis sull’erba Wta 125 di Gaiba, di conoscere il territorio a bordo di idrovolanti con partenza e arrivo dall’imbarcadero di Gaiba del Club nautico Sant’Anna grazie ai bravissimi Dario Zamuner proprietario dell’aereo e Telemaco Paramatti Telemaco gestore dell’attracco .


È un’iniziativa sperimentale, riservata in questa occasione ai giornalisti. Ma secondo i promotori «apre un sipario che non si chiuderà più» nelle azioni di marketing territoriale, ha spiegato ieri a palazzo Celio il vice presidente di Confindustria Venezia Rovigo, Paolo Armenio, alla conferenza stampa di presentazione.
Il torneo Wta 125 Veneto Open Internazionali Confindustria Venezia Rovigo «ha messo su un vassoio d’argento - ha aggiunto Luigi Duò, presidente di Assonautica Acque interne Veneto Emilia - la possibilità di presentare un progetto che nasce da sinergie tra privati e si lega al pubblico, per creare nuove opportunità di visitazione e figure professionali, come i piloti di idrovolante su fiume». Insieme all’Interporto di Rovigo e all’Ente Parco, i soggetti promotori sono infatti Provincia, Assonautica e Autorità di bacino del fiume Po, e il progetto si inserisce nelle linee strategiche di indirizzo per il piano d’azione della Riserva Mab Unesco: l’obiettivo è implementare il turismo fluviale con il Polesine e il Po a giocare il ruolo di raccordo naturale nella connessione tra Mantova, Venezia e il mare.

PO AVIOSUPERFICIE


Come? Insieme alle iniziative già avviate con attenzione alla mobilità con mezzi eco-sostenibili, la nuova iniziativa pilota fa diventare il Po un’aviosuperficie: bastano 400 metri per il decollo di idrovolanti come il Cessna 206 utilizzato a Gaiba, e questa soluzione può allargare il ventaglio d’offerta che conta già sulle iniziative sviluppate collegando la navigazione del Canalbianco alle piste ciclabili: «L’aviosuperficie sul Po può essere un’occasione anche nella manutenzione degli approdi fluviali, affinché diventino potenziali punti di decollo», ha continuato Duò. «Non lasciamo nulla di intentato nella promozione del nostro territorio, da fare anche attraverso forme di visitazione inedite», ha rilevato il presidente della Provincia Enrico Ferrarese, affiancato dal consigliere Lorenzo Rizzato. E il sindaco di Gaiba Nicola Zanca ha aggiunto: «Stiamo realizzando qualcosa di unico e speciale». Meuccio Berselli, segretario generale dell’Autorità di bacino distrettuale del Po, ha concluso: «In questi giorni parliamo del Po in senso negativo a causa dei fenomeni legati al cambiamento climatico. Ma non dimentichiamo che il Po è storia e territorio da valorizzare. In futuro, il valore concettuale del fiume dovrà essere quello di un sarto che cerca di ricucire un territorio in cui le sponde creano occasioni per animare un percorso di crescita condivisa. Accelerando però l’adattamento al cambiamento climatico». Siamo infatti già alla quinta crisi idrologica negli ultimi 20 anni, e quest’anno è la peggiore da 70 anni. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino