Un grande piano per il turismo lento che scorre lungo i fiumi e scopre il territorio in bici

Tutti glia ttori dell'accordo che sostiene il progetto di valorizzazione dei Borghi fluviali quale sviluppo del turismo
FRATTA POLESINE -  Il Polesine nell’ambito del progetto “Borghi fluviali”, è stato finanziato con 800mila euro per la valorizzazione turistica....

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FRATTA POLESINE -  Il Polesine nell’ambito del progetto “Borghi fluviali”, è stato finanziato con 800mila euro per la valorizzazione turistica. «Si tratta di una svolta per il turismo fluviale polesano - ha affermato ieri mattina nella sala conferenze di villa Badoer, il presidente della Provincia, Enrico Ferrarese, aprendo la conferenza stampa di presentazione del bando “Valorizzazione dei borghi fluviali delle Terre tra l’Adige e il Po” -. E potrebbe rappresentare l’atteso salto di qualità. La domanda presentato, grazie alla supervisione tecnica di Margherita Verza, si è classificata sesta a livello nazionale, su 397, di cui solo 22 destinatarie di contributo».

LA PROMOZIONE
Da tempo la Provincia, di concerto con le Amministrazioni locali, sta lavorando attivamente per la promozione di reti tra le varie realtà fluviali. «A luglio, in occasione della pubblicazione del bando riservato a realtà inferiori ai 5mila abitanti, è stata candidata una proposta con Fratta quale Comune capofila - ha spiegato il sindaco Giuseppe Tasso - insieme ad Ariano, Arquà, Bergantino, Canda, Castelnovo Bariano, Crespino, Ficarolo, Fiesso Umbertiano, Frassinelle, Gaiba, Loreo, Lusia, Melara, Pincara, Polesella, San Bellino e Stienta. La Provincia ha curato la progettazione, in collaborazione con Ente Parco Delta del Po, Autorità Distrettuale di Bacino del Po, Assonautica Acque Interne Veneto ed Emilia, Fiab Rovigo - Amici della bici e Corte Spinata di Melara».

LE PROSPETTIVE
Il progetto può rappresentare un nuovo slancio, per la nuova frontiera della visitazione fluviale, e può inserirsi tra le più interessanti destinazioni d’Europa. «I fiumi diventano così il fulcro del paesaggio, l’elemento di connessione tra i vari paesi, corridoio ecologico di grande valenza, punto di incontro e non più confine geografico, dove vivere nuove esperienze a contatto con la natura e la cultura locale - ha affermato la consigliera regionale Laura Cestari -. Le terre tra l’Adige e il Po, si potrebbero presentare al turista come un grande museo a cielo aperto, da esplorare interamente in barca e in bici. Un ruolo fondamentale lo svolge il Fissero-Tartaro Canalbianco, idrovia completamente navigabile, che insieme al Po rappresenta il fulcro di tanti progetti intermodali bike and boat».
L’entroterra polesano mantiene intatto il proprio fascino rurale, proponendosi come un luogo di continue scoperte. «Quest’area è ricca di monumenti, ville, musei, con cicloturismo e turismo fluviale che si collocano in primo piano nell’opera di valorizzazione del territorio - ha sottolineato Rudy Toninato, vicepresidente di Assonautica Acque Interne Veneto ed Emilia -. Il progetto nasce con lo scopo di fornire un supporto a tutti gli utenti che si approcciano ai nostri fiumi, attraverso la riqualificazione delle piccole infrastrutture comunali e la creazione di supporti informativi, essenziali per viaggiare in sicurezza, superando le criticità e implementando nuovi servizi di accoglienza, che possano ospitare i turisti nel rispetto dell’ambiente». La somma stanziata è di 883.300 euro, cofinanziata dal Ministero del Turismo per 786.137 euro, e prevede interventi di riqualificazione e ristrutturazione infrastrutture, eventi culturali, sportivi ed enogastronomici, ma anche sperimentazione e promozione di nuovi itinerari ciclofluviali.


Moreno Gasparini, presidente dell’Ente Parco: «Le nostre autostrade dell’acqua hanno un ruolo decisivo per riuscire ad essere finalmente attrattivi anche oltre i mesi estivi, fornendo un’alternativa di visitazione del territorio, capace di andare oltre la fruizione delle nostre spiagge». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino