ARCADE Aveva iniziato a combattere sette anni fa contro un primo tumore. Proprio quando tutto sembrava andare finalmente per il meglio, però, l'anno scorso è...
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IL RICOVERO
Era stata seguita anche dal Centro di riferimento oncologico (Cro) di Aviano. Poi le cose sono precipitate. Dieci giorni è scattato il ricovero, l'ultimo, nell'unità di Medicina d'urgenza dell'ospedale di Treviso. Proprio ieri avrebbe dovuto essere trasferita in una stanza dell'hospice Casa dei Gelsi dell'Advar. Ma non ha fatto a tempo ad arrivarci. La famiglia ha subito dato il via libera alla donazione delle cornee. Un messaggio di speranza. Proprio come quella che Marilisa non ha mai perso, nemmeno nei momenti più bui. «Ha sempre affrontato la malattia con ironia e con il sorriso ricorda Massimiliano riusciva a guardare avanti, nonostante tutte le difficoltà». Non è stata sconfitta dal tumore. Perché non ci può essere sconfitta per chi affronta condizioni così difficili gettando ogni volta il cuore oltre ostacoli che sembrano insormontabili. Prima oltre il tumore che l'aveva colpita al seno. Poi oltre quello al fegato, le metastasi e il virus che infine approfitta delle difese immunitarie praticamente azzerate. Lo conferma anche la decisione della famiglia di celebrare il funerale all'aperto.
L'ultimo saluto le verrà dato il 2 luglio, alle 9.30, nel campo sportivo dell'oratorio della chiesa di Arcade. «Marilisa amava la gente sottolinea il marito tutti sono invitati a quella che sarà la sua festa. Abbiamo fatto questa scelta per avere tutto lo spazio possibile». La celebrazione all'aria aperta consentirà di rispettare al meglio le misure contro la diffusione del coronavirus. Per Marilisa attraversare il lockdown e superare le difficoltà collegate al Covid-19 non era stato semplice. «Aveva inevitabilmente aggiunto stress a una situazione già delicata», spiega Massimiliano. «Il coronavirus non ha inciso sulle sue condizioni di salute. Ma ha inciso sul resto aggiunge tutto era diventato più macchinoso. E nell'ultimo periodo la gente aveva il timore di venirla a trovare per paura di poterle fare del male». Per fortuna la coda dell'epidemia non ha impedito al marito di starle accanto in ospedale. «In Terapia semi-intensiva ho avuto la possibilità di vederla per 15 minuti dice in Medicina d'urgenza, infine, è stata spostata in una stanzetta. E qui è stato possibile starle vicino».
IL CORDOGLIO
La scomparsa di Marilisa colpisce anche il Movimento 5 Stelle della Marca. Massimiliano è un attivista del gruppo di Treviso Nord. E anche lei portava il proprio contributo, in particolare sulle materie riguardanti il bilancio. «Ci trovavamo spesso per fare il punto su mille questioni ricorda Desi Chinellato, consigliere del M5S a Spresiano lei era in grado di affrontare la propria malattia con un'elegante forma di ironia. Una bella persona che splendeva di luce e che sapeva cosa voleva dire vivere appieno. Un punto di riferimento che mancherà a tutti». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino